L’AQUILA CAPOLUOGO: DE MATTEIS, ”NOSTRA LEGGE, CHIUSURA ASSESSORATI A PESCARA RISPARMIO 6 MLN”

25 Gennaio 2015 19:14

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – “Se qualcuno pensava che stessimo scherzando può tranquillamente mettersi l’anima in pace. È già in corso la riscrittura della legge-truffa sull’Aquila Capoluogo, non abbiamo alcuna intenzione di perdere tempo e vogliamo che sia chiaro che lasciamo fuori la porta le polemiche sterili e inutili tra i partiti e dentro i partiti e andiamo subito al sodo”.

Così in una nota i consiglieri comunali di opposizione dell’Aquila Giorgio De Matteis (L’Aquila città aperta), Luigi D’Eramo (Prospettiva 2022), Emanuele Imprudente (Lca), Daniele Ferella (Tutti per L’Aquila) e Vito Colonna (Prospettiva 2022).





“L’articolo 1, comma 3, dello Statuto regionale recita: ‘L’Aquila è il capoluogo della Regione Abruzzo sede degli organi istituzionali’ – ricordano – e, pertanto, risulta essere nei fatti il polo istituzionale e amministrativo della regione e certamente non deve diventarlo nel lungo periodo, come sostenuto da uno smarrito Pietrucci”.

Sulla base di questo presupposto, i consiglieri annunciano “che l’articolo 1 della proposta di legge che stiamo riscrivendo recita: ‘L’Aquila è il capoluogo della Regione Abruzzo e sede ufficiale di tutti gli assessorati e uffici competenti. Si istituiscono sedi decentrate sui capoluoghi di Provincia, punti di riferimento di aree vaste provinciali’”.

“Questo articolo comporta nell’ordine il reale e definitivo riconoscimento della città capoluogo, la chiusura di un’anomalia esistente solo nella nostra regione e in parte nella Regione Calabria – scrivono ancora – Inoltre, tale provvedimento comporta una riduzione di spese pari a una quantificazione annuale di circa 6 milioni di euro”.





“Questi 6 milioni di euro reinvestiti sulla città dell’Aquila, attraverso il meccanismo della partecipazione pubblico/privato con un moltiplicatore pari a quello degli interventi comunitari, porteranno a un investimento su opere e interventi produttivi pari a 120 milioni di euro, ovvero 12 milioni di euro annui per 10 anni – assicurano – Appare evidente che rispetto a 700 mila euro non c’è neanche da iniziare una discussione”.

“Lasciamo a Pietrucci e ai suoi amici il compito di perdere tempo e di giocare all’imbonitore. Questa nostra proposta insieme ai restanti articoli sarà oggetto di una presentazione ufficiale nei prossimi giorni – svelano – Ci auguriamo che il presidente della Giunta regionale, se ha realmente a cuore la città dell’Aquila, colga questa grande opportunità, così come noi cogliamo con ‘attenzione’ l’idea della costruzione di un mega ospedale nella ‘striscia di Gaza’ (esemplificazione impropria di D’Alfonso) dell’area metropolitana Chieti/Pescara”.

“Siamo certi che i ruoli delle due città abbiano una precisa vocazione e non siamo disponibili a farci prendere per i fondelli – concludono – La nostra proposta, a cominciare da questo articolo, è seria, precisa e concreta e parte dal presupposto politico e amministrativo sostenuto anche dal presidente D’Alfonso, ma non dal consigliere aquilano Pietrucci e cioè: L’Aquila è il capoluogo della Regione Abruzzo”.

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