L’AQUILA: ASSEMBLEA CITTADINA, ”TRIBUTI ANCHE SULLE CASE INAGIBILI?”

25 Luglio 2014 15:03

L'Aquila -

L'AQUILA – In merito ai tributi comunali, l’anno in corso presenta un diverso scenario rispetto al 2013. E’ apparso un nuovo tributo: l’Imposta Comunale Unica (Iuc). Tale contributo si compone dell’Imu, dovuta dal proprietario d’immobili escluse le abitazioni principali, ad eccezione di quelle dichiarate di lusso, e di una componente riferita ai servizi, che a sua volta si articola nella Tasi, per i servizi indivisibili a carico sia del proprietario che dell’utilizzatore dell’immobile, e nella Tari, destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore. 





“Ci preme evidenziare la problematica legata alla Tasi e alla situazione di inagibilità degli immobili a seguito del sisma – si legge in una nota dell'Assemblea cittadina dell'Aquila – Per tale tributo, la base imponibile è quella dell’Imu, con aliquota di base pari all’1 per mille. Diversamente dall’Imu, però, per la quale è stata prevista l’esenzione, in caso di immobili inagibili (normata dall’ articolo 6 del decreto legge 28 aprile 2009, n. 39, integrato dall’articolo 4, comma 5-octies, del decreto legge 2 marzo 2012, n.16), a tutt’oggi non esiste una norma simile che esenti dalla Tasi i predetti fabbricati”.

“Poiché la Tasi si applica anche alla abitazioni principali, a carico sia del proprietario che dell’occupante – prosegue la nota – potrebbe verificarsi che i cittadini proprietari di un fabbricato inagibile debbano provvedere a pagare un doppio contributo: per la casa inagibile e, se si trovano nel Progetto C.a.s.e., nei Map, in affitto con l’autonoma sistemazione, o concordato, o Fondo Immobiliare, per la casa che occupano temporaneamente. Ad oggi, il Comune dell’Aquila non ha ancora approvato il Regolamento e le tariffe. Ci auguriamo che, nel procedere all’approvazione, si tenga conto della problematica illustrata: i cittadini terremotati non sono in grado di sopportare i costi di doppie imposizioni”.





“Ci auguriamo inoltre – conclude – che al tributo che i cittadini andrebbero a pagare, laddove le case sono tornate agibili,  per i servizi indivisibili, come manutenzione strade e illuminazione, sia come utilizzatori che come proprietari, corrisponda un reale servizio per la collettività, stante lo stato di incuria,  abbandono e degrado cui sembra essere stata condannata la nostra città”.

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