L'ACCUSA: ''DA SAN GREGORIO A SAN DEMETRIO STRUTTURA AMBULATORIALE''

L’AQUILA: ”ASL PORTA VIA UN PRESIDIO”, MA SILVERI SMENTISCE PETROCCO

16 Luglio 2015 14:19

L'Aquila -

L’AQUILA – Rischia di scomparire dalla città dell’Aquila il presidio territoriale ambulatoriale (Pta) della frazione di San Gregorio per essere trasferito nel vicino Comune di San Demetrio, ed è polemica contro il manager della Asl aquilana, Giancarlo Silveri, da parte dell’associazione “Tre angeli per la vita”, che ha portato avanti la struttura sanitaria fin dal 2011, presieduta da Chiara Petrocco. Ma la risposta del direttore generale ad AbruzzoWeb è altrettanto veemente e smentisce ogni accusa in tal senso.

“Il dirigente amministrativo della Asl ha visitato la struttura e ha confermato ufficialmente l’ipotesi di aprirla a San Demetrio e chiuderla a San Gregorio, già a giugno sarebbe stato intimato lo sfratto dai carabinieri a chi occupava gli spazi in quel Comune e quindi è un progetto che parte da lontano”, svela irata la Petrocco ad AbruzzoWeb.

“Silveri si è sempre detto favorevole, ma ha fatto la presentazione della Casa della salute presso la sala Aurora di San Demetrio – polemizza la Petrocco – Il suo progetto è partito da tempo, l’associazione è stata sfruttata per fare le prove generali, dopo che da soli abbiamo gestito tutto ha visto che funzionava ora la vuole trasferire”.

Secondo la presidente dell’associazione, “oltre a essere eticamente scandaloso l’ha tolta al Comune dell’Aquila per metterla in un altro Comune. Silveri tra l’altro abita lì e il sindaco, massima autorità sanitaria del territorio, è sua espressione, si stanno facendo una Casa della salute in casa. È ingiustificabile”.

La cosa potrebbe finire a carte bollate. “Un nostro avvocato sta già visionando le carte per valutare se ci siano i presupposti per una denuncia, e pare proprio di sì”, annuncia ancora la Petrocco.





Rintracciato al telefono, Silveri nega tutto. “In questo momento non esiste nessun programma che preveda le modificazioni dell’assetto esistente in tutta la Provincia – sbotta – Non so di che cosa stia parlando la Petrocco, ha la coda di paglia? Non c’è nessun fondamento in questa ricostruzione fantasiosa e non abbiamo alcun interesse a sminuire quello che esiste e che funziona”.

Sull'accusa di volersi creare una struttura sanitaria 'in casa' con un sindaco 'amico' il manager è ancor più tranchant, “la Petrocco sogna e si fa dei film. Perché non parla con me? Se mi chiede un appuntamento glielo fisso volentieri. Invece parla con la stampa, ha interesse a farsi pubblicità”.

E sugli “oneri” a carico della Asl e invece pagati dall'associazione, il dg si dice pronto a parlarne: “Non ho elementi ora per dire se è così o meno, ammesso che sia così ci mandi delle fatture e la paghiamo. Chiaramente dobbiamo vedere di che oneri si tratta e sono anche curioso di rivedere quale rapporto leghi la Asl a questa associazione”, commenta.

LA NOTA DELLA PETROCCO

In una nota, la Petrocco ha anche ricordato tutto l’iter di nascita della struttura. “Il 6 aprile 2011 è stata inaugurata a San Gregorio una struttura sanitaria che, a detta anche del manager Silveri, avrebbe dovuto ospitare, tra le altre cose, un progetto sperimentale di medicina territoriale innovativa con tecnologie all’avanguardia, inclusa la telemedicina, integrata nel contesto dell’offerta sanitaria della Asl – ricorda la Petrocco – Nel 2012 la struttura viene inserita nella carta servizi sanitaria regionale come Pta assieme agli ex ospedali di Pescina e Tagliacozzo”.





La Petrocco ricorda che “la nascita di questo nuovo servizio si è scontrata fin da subito con la crisi economica sanitaria che vedeva proprio in quei mesi la scure della spending review abbattersi sulla sanità abruzzese, da qui l’idea di creare e coinvolgere un’associazione di volontariato che supportasse il servizio sanitario pubblico e individuasse nel frattempo somme di denaro extra rispetto al budget regionale”.

Ma qualcosa è andato storto. “Per quattro anni l’associazione ha adempiuto a quanto promesso e firmato nei protocolli, accollandosi anche oneri che dovevano essere a carico della Asl. A oggi, nonostante tutti gli annunci, protocolli, delibere, eccetera, la Asl non ha garantito quell’offerta sanitaria tanto declamata e pubblicizzata, cosa che invece ha fatto per Pescina e Tagliacozzo, mettendo inoltre in difficoltà economica l’Associazione che non percepisce soldi pubblici ma vive di volontariato e beneficenza”.

“Adesso, nel momento in cui si potrebbe attingere ai soldi stanziati per le case della salute, veniamo a conoscenza, in maniera ufficiosa, dell’intenzione del manager Silveri di chiudere il Pta di San Gregorio, l’unico del capoluogo di Regione, per attivarlo nel comune di San Demetrio”.

La Petrocco conclude chiedendo “una presa di posizione ufficiale da parte del manager che smentisca pubblicamente una scelta così scellerata ai danni del capoluogo di Regione con la diffida ad attivare immediatamente il Pta di San Gregorio così come ha fatto per i due della Marsica”.

“Nel frattempo l’associazione ha avuto l’adesione di circa 2 mila associati erogando 6 mila visite di prevenzione grazie all’aiuto di medici specialisti volontari e il plauso del ministro della Sanità Beatrice Lorenzin – chiude – Inoltre la struttura ospita un Utap sperimentale composta da 11 medici di famiglia che coprono un bacino di circa 15 mila utenti”. Alberto Orsini

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