CHIETI – Il pubblico ministero Rosaria Vecchi ha chiesto oggi la condanna a 9 anni di reclusione nei confronti di L.D.G., 46 anni, di Ortona (Chieti), arrestato lo scorso 12 gennaio con l'accusa aggravata di doppia violenza sessuale su minore.
Davanti al gidice per le udienze preliminari Marina Valente è partito oggi il processo con rito abbreviato che prevede un terzo di sconto di pena.
La sentenza verrà emessa il 26 ottobre. Nel corso della requisitoria il Pm Vecchi ha confermato le accuse contro l'uomo, la cui imputazione più grave era quella di aver usato violenza per otto anni, dal 2006 al 2014, nei confronti della figlia della sua convivente che all'inizio della vicenda aveva cinque anni. Soprusi sessuali avvenuti in un comune della Va di Sangro, dove la famiglia viveva, e durante dei fine settimane che la ragazza passava anche a Ortona in casa dell'imputato.
La vittima, che attualmente frequenta le scuole medie, ha raccontato per prima la vicenda alle insegnanti facendo scattare l'inchiesta.
Il secondo caso riguarda invece un bacio e una carezza lascivi fatti nel maggio 2012 sulla fidanzatina del fratello della prima vittima.
Entrambe le ragazze confermarono le accuse durante l'incidente probatorio svoltosi al tribunale di Lanciano lo scorso 13 febbraio.
Il difensore dell'imputato, l'avvocato Michele Di Toro, il quale ha puntato l'arringa sul ragionevole dubbio in merito ai fatti, ha chiesto invece l'assoluzione dell'uomo. Il caso vede imputata anche la madre della prima ragazza, accusata di concorso di reato, la cui posizione è stata stralciata e verrà giudicata a parte.
La donna è accusata di essere stata consapevole delle violenze subite dalla figlia e di aver eluso l'indagine, sottoscrivendo poi un accordo con l'ex compagno incassando un assegno di 9 mila euro per non presentare denuncia.
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