LANCIANO: ”LE STANZE DI MARCO”, LA STORIA CICLISTICA E UMANA DI PANTANI IN UNO SPETTACOLO A TEATRO

26 Aprile 2019 12:41

Chieti -

LANCIANO – “Le stanze di Marco” è lo spettacolo teatrale che andrà in scena a Lanciano (Chieti) venerdì 10 maggio alle 21 per ricordare “il Pirata”, Marco Pantani, maglia rosa al Giro d’Italia, prematuramente scomparso all'età di 34 anni.

Organizzato dalla compagnia teatrale “Il piccolo resto” e dall’associazione culturale L’Altraitalia; il testo e la reggia sono di Eva Martelli, con Marco Bellelli e Paolo Sideri, scenografia di Filippo Iezzi, ricerca musicale di Armando Minutolo, luci e fonica di Attilio Martelli, organizzazione di Gianna Di Donato, disegno e grafica di Antonella Scampoli.

Lo spettacolo vuole ripercorrere le emozioni suscitate da pantani nel popolo del ciclismo.

“I suoi scatti sulle montagne del Giro d’Italia, le sue scalate sulle salite del Tour de France, rappresentano le ultime imprese memorabili in un mondo, quello del ciclismo, che dopo di lui è cambiato per sempre” si legge in una nota di presentazione dello spettacolo.





Con questa pièce verrà portato sul palcoscenico Marco Pantani campione e uomo fragile dopo la squalifica del 1999. Torna in una veste teatrale, per parlare di sé e della sua epopea di ciclista tra sogno e realtà.

Il costo del biglietto per lo spettacolo e di 10 euro, acquistabile in prevendita presso la nuova libreria Barbati in via degli Abruzzi 15, oppure presso il botteghino del teatro il giorno dello spettacolo dalle ore 19,30.

Per informazioni, telefonare al numero 0872/713252.  

A 15 anni dalla morte Pantani è ancora oggi considerato tra i più forti ciclisti di sempre, con 46 vittorie in carriera con i migliori risultati nelle corse a tappe.

Oltre al Giro d’Italia, nel 1995, vinse anche un Tour de France e la medaglia di bronzo ai mondiali in linea.





Dopo Fausto Coppi, Jacques Anquetil, Eddy MerckxBernard Hinault, Stephen Roche e Miguel Indurain, è stato l'ultimo dei ciclisti ad aver realizzato la vittoria al Giro d'Italia e al Tour de France nello stesso anno.

Il crollo nel 1999, quando venne escluso dal Giro a seguito di un valore di ematocrito al di sopra del consentito. “Il Pirata” risentì profondamente del clamore mediatico suscitato dalla vicenda e, pur tornato alle gare non molto tempo dopo, non riuscì più a raggiungere i risultati a cui era abituato.

Caduto in depressione, morì il 14 febbraio 2004 a Rimini, l’autopsia provò che la causa del decesso era attribuibile a una intossicazione acuta da stupefacente con edema polmonare e cerebrale. (l.l l.c.)

 

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