LANCIANO – A terra in una pozza di sangue in preda alle convulsioni. Così, la scorsa notte, è stato lasciato un cane di taglia media, probabilmente investito tra le campagne di contrada Follani a Lanciano (Chieti).
Ad insospettire i residenti sono state due auto ferme ma con le luci accese davanti ad un'abitazione, intorno a mezzanotte. Una donna che piangeva e tre uomini. Non si sa se siano stati loro a lasciare o a investire il cane, ma è certo che non abbiano fatto nulla per soccorrerlo.
Impossibile riconoscere loro o le auto, come raccontano i residenti, visto che la strada, ormai da anni e nonostante le numerose segnalazioni, è lasciata completamente al buio, malgrado Follani sia la contrada più popolosa di Lanciano. “Questa è la terra di nessuno, persino per i carabinieri è stato difficile trovarci”, racconta un residente.
Appurata la situazione, alcuni residenti hanno chiamato i carabinieri, giunti poco dopo sul posto. Si è fatto attendere un po' di più il veterinario della Asl che, insieme ad un collaboratore, ha caricato il cane sull'auto di servizio dopo almeno un'ora e mezza di agonia. Inutili le cure, è morto nella notte presso l'ambulatorio del canile comunale.
A raccontare l'accaduto è Marco Pasquini, responsabile cittadino di Casapound.
“La scorsa notte – spiega Pasquini – ci siamo ritrovati a soccorrere un cane in pessime condizioni dopo essere stato investito. Ci siamo posti una semplice domanda: se al posto del cane ci fosse stato un residente che tornava a piedi a casa, in una via in cui l'illuminazione è completamente assente e con un solo punto luce non funzionante, cosa sarebbe accaduto? Inaccettabile che gli amministratori si riempiano la bocca con la parola sicurezza, quando nemmeno in centro città si riesce a garantire la gestione minima ordinaria di illuminazione, vegetazione e manto stradale”.
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