L’AQUILA – Sapersi orientare nei momenti di stallo, nelle situazioni difficili e assumere consapevolezza dei propri limiti, sfruttando al meglio capacità e abilità, per costruire un percorso all’insegna della felicità, “perché chi non cade non impara a rialzarsi”.
Sono alcuni dei punti chiave del libro Resilienza: istruzioni per l'uso, scritto a quattro mani da Chiara Nardi e Marco Proietti, due giovani aquilani di 28 e 29 anni, che hanno deciso di condividere la loro esperienza per metterla a disposizione della collettività, partendo dagli eventi sismici del 6 aprile 2009.
“Abbiamo scritto questo manuale per incoraggiare chi è in una fase di stallo e sente di non progredire, perché noi ci siamo sentiti così: fermi, non sapevamo come reagire, avevamo bisogno di risposte, ma cercavamo nel posto sbagliato, ognuno ha tutto il necessario per andare avanti dentro di sé e con questo libro vogliamo offrire a tutti una guida per imparare a orientarsi”, spiega ad AbruzzoWeb Proietti.
Poche le pagine dedicate al terremoto, una scelta strategica “per non trattare nuovamente un argomento già molto inflazionato”.
“Parlando di resilienza e viste le nostre origini non potevamo non dedicare un piccolo spazio alla nostra città, ma abbiamo preferito darne solo uno spaccato, parlandone in modo marginale, come esperienza vissuta e dalla quale abbiamo imparato molto – racconta Chiara Nardi – perché sulla tragedia molto è già stato scritto e verrà ancora scritto. Ho conosciuto Marco un anno dopo il sisma, quindi la situazione era ancora molto caotica e incerta per tutti, il libro parte da lì”.
I due aquilani raccontano la loro storia, nata grazie a un trasloco nel post-sisma, i loro sogni, gli obiettivi da raggiungere e le difficoltà incontrate in questo percorso, soprattutto a livello emotivo e psicologico.
“Avevamo alle spalle una città distrutta e l’unica cosa certa era l’incertezza del nostro futuro, ci sentivamo impotenti e non sapevamo cosa fare – spiega ancora la scrittrice aquilana – poi abbiamo deciso di reagire, ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti ‘siamo vivi, dobbiamo andare avanti e dobbiamo farlo con tutta la grinta che abbiamo in corpo’, così abbiamo deciso di dare una svolta alla nostra vita e intraprendere un cammino nel settore imprenditoriale, nel ramo immobiliare”.
“Siamo andati fuori dai confini regionali per cercare di realizzare i nostri sogni, ovviamente, proprio quando avevamo raggiunto il traguardo, sono arrivati nuovi problemi e siamo tornati indietro – ammette la Nardi – non è stato facile ammettere a noi stessi che tutti gli sforzi erano stati vanificati, ma dopo 5 anni di sacrifici siamo tornati all’Aquila e a livello psicologico questo ci ha destabilizzati, la fiducia ha iniziato a vacillare”.
Da questa fase sono nate le prime tecniche, riportate in Resilienza: istruzioni per l’uso, per prendere coraggio e “guardare in faccia le difficoltà con forza, quasi come una sfida”.
“Dovevamo lottare e ci siamo creati dei punti dai quali partire per iniziare nuovamente il nostro percorso, basati principalmente su tre tecniche: quella della somma, della moltiplicazione e della focalizzazione, che non spiegherò nel dettaglio altrimenti rischio di fare qualche spoiler – scherza Proietti – A questo punto ci siamo resi conto che bisognava ripartire proprio dal nostro insuccesso, prenderne coscienza e imparare la lezione, così abbiamo iniziato a condividere con altri i nostri dubbi, le difficoltà e le nostre paure, è stato il momento in cui tutto è cambiato”.
Oggi i due giovani aquilani sono titolari di una società di investimento, la Real Eagle Investor Srl, che opera a Roma, un primo traguardo che è stato possibile raggiungere solo mettendoci in discussione, prendendo coscienza di ciò che siamo, accettando i nostri limiti e partendo dalle abilità che abbiamo maturato per farne il nostro cavallo di battaglia”, aggiunge la Nardi.
Il futuro per i due giovani imprenditori e scrittori è un libro ancora da scrivere: “L’idea a breve giro è quella di riuscire a creare una versione limitata di Resilienza: istruzioni per l’uso in audiolibro, trovando magari un doppiatore importante che presti la propria voce al testo – conclude la 28enne aquilana – e devolvere tutto ricavato per le persone bisognose, in particolare a tutte quelle famiglie che hanno a carico persone costrette a stare a letto, che sono spesso dimenticate dallo Stato e sulle quali grava totalmente la spesa sanitaria; poi vorremmo andare a vivere insieme, creare una famiglia e far crescere la nostra società”.
Il libro, uscito la prima settimana di gennaio, ha già avuto dei riscontri importanti: “Moltissime persone ci hanno contattato perché interessati alla nostra storia, sia a livello nazionale, che locale, presto ci sarà la prima presentazione ufficiale, che non potevamo non fare all’Aquila, saremo ospitati dalla libreria Colacchi, ma ci saranno ancora molte sorprese”.
I due aquilani, sono stati ospiti, il 21 febbraio scorso, della trasmissione Unomattina, accompagnati nella diretta dalla conduttrice Benedetta Rinaldi, dove hanno raccontato la loro esperienza.
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