LA NUOVA FINANZIARIA PASSA AL SENATO, RENZI AL NAZARENO E POI SI DIMETTE AL COLLE

7 Dicembre 2016 18:05

Italia -

ROMA – “La legge di Bilancio 2017 è stata approvata anche dal Senato. Credo sia un'ottima legge e vi invito a vedere le slide che abbiamo preparato un mese fa all'atto dell'approvazione in Consiglio dei Ministri. Stasera alle 19 sarò al Quirinale per formalizzare le dimissioni da Presidente del Consiglio dei Ministri. Sono stati mille giorni straordinari, grazie a tutti e viva l'Italia”.

Lo ha annunciato oggi il premier dimissionario, Matteo Renzi, atteso ora alla direzione nazionale del Partito democratico che si annuncia turbolenta prima di salire al Colle.





Nel frattempo Renzi ha affidato alcune riflessioni politiche alla sua newsletter Enews, in cui scrive che “toccherà ai gruppi parlamentari decidere che cosa fare. Vorranno andare subito a elezioni? Nel caso si dovrà attendere la Sentenza della Consulta di martedì 24 gennaio e poi votare con le attuali leggi elettorali, come modificate dalla Corte”.

“Se i gruppi vorranno invece andare avanti con questa legislatura, dovranno indicare la propria disponibilità a sostenere un nuovo Governo che affronti la legge elettorale ma soprattutto un 2017 molto importante a livello internazionale”, rimarca.

Se i gruppi parlamentari indicheranno al presidente della Repubblica la volontà di elezioni subito, “si dovrà attendere la Sentenza della Consulta di martedì 24 gennaio e poi votare con le attuali leggi elettorali, come modificate dalla Corte. Dico leggi elettorali perché, come è noto – prosegue – non siamo riusciti ad abrogare il 'bicameralismo paritario' che, dunque, vedrà continuare a eleggere due rami del Parlamento con elettorati diversi e leggi elettorali diverse, sperando che non arrivino due maggioranze diverse”.





“Ma questa è una delle conseguenze del bicameralismo, ahimè”, spiega Matteo Renzi ai lettori di Enews.

La seconda ipotesi, afferma il premier, è che i partiti indichino la volontà di andare avanti con la legislatura e allora “dovranno indicare la propria disponibilità a sostenere un nuovo Governo che affronti la legge elettorale ma soprattutto un 2017 molto importante a livello internazionale: i 60 anni dell'Unione Europea, i vari G7 a cominciare da quello di Taormina, la presidenza del consiglio di sicurezza dell'Onu”.

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