SENATRICE ED EX SPOGLIARELLISTA, TROPPA ESPOSIZIONE MEDIATICA ''LA PEZZOPANE LAVORA TRANQUILLA'', ANCHE CIALENTE SMENTISCE TUTTO

LA LOVE STORY CHE FA ARRABBIARE IL PD; LOLLI REPLICA, ”PER NOI E’ OK”

9 Ottobre 2014 19:51

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – “Non siamo arrabbiati con Stefania. La notizia è del tutto infondata”.

Lo afferma ad AbruzzoWeb Giovanni Lolli, vice presidente della Giunta regionale d’Abruzzo, dopo la pubblicazione sul nostro giornale dell’articolo, che ha provocato un polverone politico, in cui si parla di rabbia e imbarazzo all’interno del Partito democratico aquilano per come la senatrice Stefania Pezzopane ha gestito, a livello mediatico, la sua relazione con l’ex spogliarellista aquilano Simone Coccia Colaiuta, in un momento delicatissimo della ricostruzione dell’Aquila terremotata e con il premier e segretario nazionale del Pd, Matteo Renzi, imbarazzato come gli altri del partito a pochi giorni dalla sua prima visita nel capoluogo abruzzese. 

“Nessuno di noi ce l’ha con la Pezzopane, figuriamoci se ci permettiamo di entrare nel merito della sua sfera privata – le parole di Lolli a questo giornale – quindi, nessun caso. La situazione è assolutamente serena”.

Con Stefania si lavora, come sempre, per fare il bene dell’Abruzzo e dell’Aquila da ricostruire”, conclude Lolli. 

Ad essere arrabbiato, secondo quanto appreso, ci sarebbe anche il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, che però ha smentito tutto in maniera convinta con una lunga nota sul suo profilo Facebook.

Ma l'imbarazzo all'interno del Pd, sia locale che nazionale, resta eccome, specie dopo la partecipazione della Pezzopane al programma di Canale5 condotto da Barbara D'Urso

I tanti esponenti piddini che hanno lamentato questa situazione ad AbruzzoWeb, hanno chiesto di mantenere l'anonimato per evitare di rovinare i rapporti con la senatrice e non spaccare ufficialmente il partito. 

LA NOTA DI CIALENTE SU FACEBOOK





Sono allibito. Non capisco da dove escano queste voci. Sono preoccupato che aspetti di vita privata possano essere usati per dare giudizi politici o per disconoscere le azioni politiche che si portano avanti ogni giorno.

Io ci sono passato, anche con il coinvolgimento della mia famiglia. 

Come fraterno amico, direi fratello acquisito di Stefania, l'unica cosa che voglio e che vogliamo  è la sua serenità, magari anche un po' di felicità.

Mi spiace se qualcuno le dovesse mancare di rispetto.

Capisco che Stefania possa dare fastidio a qualcuno. Anche lei in questi anni drammatici non è andata per il sottile. Ma chi se non noi potevamo e soprattutto dovevamo difendere la città senza guardare in faccia nessuno, amici od avversari? 

Nella nostra situazione, di guerra, non si possono fare giochetti. E questo sia chiaro a tutti. 

Comunque è vero che sono arrabbiato. Questa mattina, tanto vale che lo dica pubblicamente, ho avuto una telefonata decisa con Roma.
Non sono solo arrabbiato, sono incazzatissimo.

Sono nove giorni che il Governo non mi fa sapere come si sostituirà Paolo Aielli all’Usra, addirittura mi si propongono nomi di consulenti nominati da Aielli stesso, su sua scelta, a suon di decine di migliaia di Euro. 

Privati professionisti, con studi anche fuori città. Ho già detto che piuttosto mi taglio la mano con la quale dovrei firmare. 





Sono nove giorni che aspetto risposte. Non ho certezza degli emendamenti da presentare al decreto “SalvaItalia”. 

È scoppiata la vergognosa tragedia dei problemi strutturali impensabili del progetto C.a.s.e., che si aggiungono alla vergogna del 10% dei Map sequestrati da due anni. 

Non abbiamo soldi e risorse umane neanche per accertare la sicurezza degli edifici, alla luce del fatto che la Protezione Civile ci ha consegnato case fatte con saliva (non dico sputo per carità di patria).

Sono a perché, mentre la Banca d'Italia mi dice che l situazione economica aquilana è disperante, ancora non so come affronteremo e con quali fondi la ricostruzione. Cosa raccontiamo agli aquilani?

Quali speranze o certezze possiamo dare?

E di fronte a questo scandalo internazionale, di fronte al fatto che ci hanno nuovamente mollato, si parla di Stefania non per le battaglie che sta facendo, ma perché con coraggio si è sottratta all'adorato gossip dei salottini e dei bar e con trasparenza ha fatto vedere la sua vita anche privata.

Mi spiace per Simone, per la famiglia di Stefania, come mi è dispiaciuto per la mia famiglia.

Se gli aquilani devono parlare, li invito a parlare e scrivere al Governo chiedendo perché ancora Fabrizio Magani non ha un sostituto (e le imprese falliscono), perché nessuno segue più L’Aquila, perché Aielli, nominato al Poligrafico dal Governo ancora non si sostituisce, e soprattutto perché il Governo (per continuità amministrativa) e la Protezione civile non ci chiedono scusa per i balconi che crollano.

Cominciamo a parlare della vita della città, non parliamo delle vite degli altri.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: