LA COMMISSIONE TRIBUTARIA BACCHETTA IL FISCO: ‘TASSE COMPLESSE E CONFUSE ANCHE PER GLI ONESTI’

1 Marzo 2014 16:48

Regione - Cronaca

L’AQUILA – “Ferma sempre la condanna per il diffuso fenomeno dell’evasione, che ci portiamo purtroppo come retaggio della nostra cultura povera di senso dello Stato, va stigmatizzata la complessità e la confusione della legislazione in materia fiscale che scoraggia anche il contribuente onesto”.

Lo ha detto il presidente facente funzioni della Commissione tributaria regionale dell’Abruzzo, Romolo Como, nella sua relazione in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario tributario.

Secondo Como, “le imposte dovrebbero essere poche e semplici da comprendere e calcolare, e anche sufficientemente stabili nel tempo in modo da essere elaborate e accettate dal normale cittadino. In qualche Paese, ma noi non siamo tra quelli – ha sottolineato – il cittadino del quale sono già conosciuti o che fornisce i dati-base della imposizione fiscale si vede recapitare il computo esatto e il mezzo di agevole pagamento”.





“Invece, e non aggiungo altro – ha criticato il magistrato – da noi basta ricordare nell’arco di un solo anno come siano state modificate, e non solo nominalmente, le imposte locali, da Ici, Imu, Tarsu, Tares, Tari, Iuc, per cui ancora oggi al contribuente non è dato sapere come, quanto e quando adempiere, fino, mi si consente, all’incomprensibile mini-Imu che è una sorta di addizionale, peraltro non estesa a tutti i cittadini, su un’imposta di per sé abrogata”.

“LA RICOSTRUZIONE DEL TRIBUNALE, VICENDA INCREDIBILE”

Costituisce una “incredibile situazione” la complicata ricostruzione del palazzo di Giustizia dell’Aquila in via XX settembre dopo il terremoto del 6 aprile 2009, “con il preeesistente edificio diviso in due lotti che hanno avuto tempi di progettazione, assegnazione ed esecuzione dei lavori sfalsati”, ha proseguito Como.

Il magistrato ha ricordato che attraverso questa procedura “il primo lotto, che affaccia proprio su via XX settembre e contiene il nucleo centrale delle aule di udienza e degli uffici della Corte d’Appello e del Tribunale, è pronto per la consegna ma è rimasto privo di servizi tecnologici (energia elettrica, riscaldamento e altro) previsti nel piano interrato del secondo lotto ancora a inizio lavori, e dunque non utilizzabile per un lasso di tempo che si preannuncia non certo breve”.

Per di più, “la parte di ampliamento del medesimo edificio, che potrebbe essere considerata come un terzo lotto di lavori, necessaria per il previsto accorpamento degli uffici giudiziari di Avezzano e Sulmona, non è stata neanche iniziata e solo in questi giorni l’amministrazione comunale si deciderà a incaricare della realizzazione il provveditorato ai Lavori pubblici”.





“CARENZA MAGISTRATI MA ARRETRATO RIDOTTO”

“Nonostante le carenze di magistrati tributari, alle quali si aggiungono carenze del personale di segreteria messo a disposizione, direi con il contagocce, dall’amministrazione finanziaria, occorre dare atto, come risulta dalle statistiche allegate, che il lavoro svolto dalla Commissione regionale e dalle Commissioni provinciali dell’Abruzzo appare nettamente produttivo ed è qualitativamente più che apprezzabile a fronte della complessità della materia, dei continui aggiornamenti legislativi e delle mutevoli interpretazioni giurisprudenziali”, ha aggiunto poi il presidente facente funzioni.

“Sono sicuro – ha aggiunto – che quando l’organico, sia di magistrati sia di personale amministrativo, sarà al completo, potrà essere ridotto anche fino alla metà il tempo occorrente per la pronuncia delle sentenze, con indubbio vantaggio per tutte le parti processuali, e sarà notevolmente ridotto se non addirittura eliminato l’arretrato”.

I DATI

Come spiegato nella relazione del direttore dell’ufficio di segreteria, Ivana Doria, nel periodo 1° luglio 2012-30 giugno 2013 la Commissione regionale e le quattro provinciali hanno ricevuto 4.310 ricorsi mentre ne sono stati definiti 5.550, con una pendenza di 5.747 e un abbattimento del 17,7% dell’arretrato, 6 punti in più rispetto all’anno precedente.

L’avvio dei procedimenti giurisdizionali ha avuto un tempo medio di 1,9 giorni, nettamente inferiore alla soglia nazionale di 9, dati identici a quelli per la comunicazione del dispositivo della sentenza alle parti.

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