”LA CASTA CI RICASCA?”: SANTANGELO, ”VOCI SU AUMENTO SOLDI A GRUPPI”

23 Novembre 2014 19:11

Regione - Politica

L'AQUILA – “La casta ci ricasca?”.

Se lo chiede Roberto Santangelo, vice coordinatore provinciale di Forza Italia L’Aquila in relazione a “voci sempre più insistenti ci parlano della possibilità che nelle prossime sedute i consiglieri regionali del centrosinistra possano presentare un disegno di legge per aumentare le dotazioni finanziarie a disposizione dei gruppi regionali”.

Una notizia che arriva dopo la presa di posizione del presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, contro il tanto contestato provvedimento sull'anticipo del Tfr ai consiglieri regionali senza dover attendere la fine della legislatura.





“Non promulgherò quella norma fino a revoca”, ha dichiarato il governatore.

“Questa decisione – continua Santangelo – ristabilisce un principio di equità e dà un giusto segnale, ma certamente non basta, visto che lui e alcuni suoi consiglieri, Pierpaolo Pietrucci e Sandro Mariani, in campagna elettorale hanno sostenuto, come ampiamente riportato dagli organi d’informazione, di voler tagliare gli emolumenti dei consiglieri regionali equiparandoli a quelli di un sindaco di città capoluogo ma, a oggi, in tal senso, dalla maggioranza, non è stato presentato nessun provvedimento.

Se la notizia sul disegno di legge per le dotazioni finanziarie dei gruppi fosse vera “sarebbe ben più grave delle modifiche apportate alla legge 40/2010”, scrive ancora il vice coordinatore provinciale di Forza Italia.

“Aspettiamo subito un’immediata smentita da Luciano D’Alfonso al fine di fugare ogni dubbio in merito e speriamo che al più presto decida di onorare il suo patto con gli elettori abruzzesi dando seguito ai suoi impegni elettorali”, conclude.





D'ALFONSO: “NON PROMULGHERO' LA NORMA”

“Non promulgherò la norma intrusa adottata senza che venissi informato”. È la secca replica del presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso a proposito della norma, approvata durante il Consiglio regionale dell’11 novembre scorso, al quale il presidente non ha preso parte per motivi istituzionali, che prevede la possibilità di anticipare mensilmente la liquidazione del trattamento di fine rapporto per quei consiglieri regionali che abbiano maturato almeno 12 mesi di legislatura.

 

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