PESCARA – Esce martedì 13 febbraio Italian Job. Viaggio nel cuore nero del mercato del lavoro italiano, il libro del giornalista e autore di Pescara Maurizio Di Fazio.
Edito da Sperling & Kupfer (Mondadori), è un libro-inchiesta che preoccupa, sconvolge e atterrisce.
Una lettura tanto più importante oggi, alla vigilia delle elezioni, quando si teme che molti giovani si asterranno dal voto.
Italian Job è un viaggio negli abissi dei nuovi lavori all’italiana. In quindici capitoli, Maurizio Di Fazio racconta la lotta per non perdere il posto. Un posto che non è più fisso e dove sono evaporate in un batter di ciglia tutte le garanzie che si pensavano acquisite.
Progredisce la tecnologia, regrediscono i salari e i diritti. Nessun comparto sfugge a questa tendenza, nemmeno il mondo dello spettacolo, e non è l’onda lunga della crisi a essere incolpabile di ogni disastro.
Dalle condizioni in cui lavorano i piloti delle low cost, allo sfruttamento nei centri commerciali, negli ospedali e nei call center; dalle corse matte in magazzino per non rallentare i ritmi impressi dalle pistole scanner e da nuovi algoritmi, fino all’outsourcing, il lavoro in appalto alle cooperative e alla agenzie interinali; dalla obsolescenza programmata della manodopera alla diffusione di subdole forme di caporalato, demansionamento e mobbing.
Il libro di Di Fazio fornisce dettagli e notizie che sconcertano ma aiutano a capire rischi e derive di uno sfruttamento sempre più diffuso. Stiamo diventando tutti schiavi?
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