ESPONENTI PELIGNI A TESTA BASSA CONTRO CONSIGLIERE REGIONALE DATA IN ENTRATA IN PARTITO RENZI, ''NELL'ENTE DI BONIFICA CONTROLLATO DA LEI E DA MARITO GEROSOLIMO, DIRETTORE A 120 MILA EURO''

ITALIA VIVA: DA CENTRO ABRUZZO BORDATE A SCOCCIA, ‘SPESE FOLLI NEL ‘SUO’ CONSORZIO’

15 Novembre 2019 13:07

Regione - Politica

SULMONA – “La Consigliera Scoccia sembra molto preoccupata per il maggior costo che, a suo dire, si porrebbe a carico dei Consorzi di Bonifica e, quindi, degli agricoltori. Una parsimonia questa che, tuttavia, emerge con strategica intermittenza. Non è un mistero per nessuno, infatti, che il Consorzio di Bonifica di Pratola Peligna, che gravita sull'area di riferimento o della coppia Scoccia-Gerosolimo, ha ritenuto di dispensare uno stipendio faraonico al direttore unico del Consorzio Bonifica di oltre 120.000 euro annui, pari al doppio di quello corrisposto ai propri direttori dai Consorzi di Bonifica di Avezzano e Vasto”.

Neanche il tempo, per il coordinatore regionale e deputato Camillo D'Alessandro per lasciare socchiuse le porte di Italia viva ad un eventuale ingresso della consigliera regionale dell'Udc, Marianna Scoccia, moglie dell'ex assessore di centrosinistra Andrea Gerosolimo, che arriva un siluro proprio dal suo territorio, da parte di Italia Viva Centro Abruzzo, costituita da amministratori dei comuni di Pratola Peligna, Cansano, Campo di Giove, Pettorano sul Gizio, Castelvecchio Subequo e Goriano Sicoli, e infine Sulmona, dove sono entrati a far parte nel nuovo partito di Matteo Renzi, i consiglieri di opposizione Fabio Pingue, della presidente del consiglio comunale, Katia Di Marzio e di Francesco Perrotta.

Consiglieri che resteranno all'opposizione del sindaco Annamaria Casini, che, aspetto non certo secondario nella partita, è sostenuta da Gerosolimo e da Scoccia. Anzi il sindaco viene considerata una “creatura politica” dell'ex assessore. Ed è questo il motivo per il quale per ora l'ingresso di Scoccia in Italia viva è a dir poco problematico, perché significherebbe far cadere la maggioranza. 





A ciò si aggiunge ora il fuoco di sbarramento degli esponenti peligni di Italia Viva, che non sembrano certo allinearsi alle posizioni “possibiliste” di D'Alessandro. E vedono con il fumo negli occhi il blocco di potere “gerosolimiano”, attaccando dunque pesantemente Scoccia sulla partita della riforma dei consorzi di bonifica, perorata dall'assessore all'Agricoltura della Lega, Emanuele Imprudente

Ricordando che inel Consorzio di bonifica interno “Bacino Aterno e Sagittario”, il direttore, Giuseppe Sciullo, percespisce un'indennità di 124 mila euro. E Sciullo è un ex dirigente regionale a tempo determinato, e non riconfermato, che lavorava al servizio Gestione politiche attive del lavoro e formative, nel comparto dell'ex assessore Gerosolimo.

Scoccia, va ricordato, è in rotta con la maggioranza di Marco Marsilio, visto che proprio la Lega, forza egemone, che non ha mai mandato giù la sua candidatura, considerata espressione del blocco di potere gerosolimiano, e dunque in continuità con il centrosinistra di Luciano D'Alfonso, di cui eppure Gerosolimo è stato una dolorosa spina del fianco, fino a passare all'opposizione nell'ultimo scampolo di legislatura.

Ma per i neo esponenti di Italia viva, la presa di posizione di Scoccia sui consorzi è a dir poco “interessata” e “strumentale”.





“Proprio in questi giorni, è stata disposta nello stesso Consorzio peligno – rincarano la dose nella nota – anche l’assunzione di un funzionario amministrativo – avvocato- al quale viene corrisposto uno stipendio annuo di oltre 75.000 euro, addirittura maggiore di quello percepito dal alcuni direttori di altri consorzi di bonifica regionali. Tutto questo avviene in un ente che versa in situazioni finanziarie tutt’altro che floride e che riesce a sopravvivere solo grazie ai considerevoli esborsi da parte degli agricoltori ed ai fondi di rotazione regionali. Così come avviene in un territorio attraversato da una gravissima crisi occupazionale, ma che riesce, evidentemente grazie alle scelte 'illuminate' di taluni decisori politici, a garantire lautissime retribuzioni solo a pochi 'fortunati'. La questione è stata sottoposta, invano, anche all'attenzione della Commissione Garanzia della Regione”.

“A questo punto, sarebbe opportuno che la Sig.ra Scoccia, a meno di essere affetta da una vistosa forma di strabismo, volgesse il suo sguardo in casa propria, sulla gestione del Consorzio di Pratola Peligna e sugli stipendi che i suoi fedelissimi, posti ai vertici dell’ente, hanno dispensato ad alcuni dipendenti. Diversamente, la posizione assunta sul progetto di riforma dei Consorzi da parte della Consigliera, da sempre fieramente professatasi 'ragazza di destra', ha tutto il sapore di una squallida ritorsione contro la Lega, che evidentemente sulle decisioni della maggioranza regionale non le fa toccare palla, condannandola alla marginalità politica come marginali e di 'bottega' sono gli interessi da lei finora perseguiti e tutelati”, conclude la nota. 

 

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