IPOTESI AUMENTO TARI A TERAMO, ”NO” DA ASSOCIAZIONE ROBIN HOOD

24 Marzo 2018 20:08

Teramo - Cronaca

TERAMO – La paventata inversione delle percentuali dei costi della Tari a cui starebbe pensando il commissario straordinario di Teramo, prefetto Luigi Pizzi, con il 60% a carico delle famiglie e il 40% a carico delle imprese, trova la ferma opposizione dell'associazione dei consumatori Robin Hood che chiede al commissario di non procedere ad alcuna modifica in tal senso.

“Se si ritiene che in questo modo si possa favorire il rilancio dell'economia teramana si sbaglia due volte – dichiara Pasquale Di Ferdinando – La prima perché il rilancio deve avvenire attraverso politiche articolate e complessive dell'intera città, aziende e cittadini. La seconda perché se si deprimono i redditi delle famiglie si abbassano i di conseguenza gli acquisti, con riflessi anche sulla produzione”.





L'associazione solleva anche dubbi sul fatto che tale scelta possa essere effettuata dal commissario “che a nostro avviso deve gestire la cosa pubblica per l'ordinaria amministrazione e un periodo limitato: questa è una scelta che deve essere lasciata alla politica cittadina e inquadrata nell'alveo di una visione strategica complessiva”. 

 

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