INGIUSTA DETENZIONE: PETRILLI, AL PARLAMENTO UE POTREBBE RIAPRIRSI BATTAGLIA

24 Febbraio 2019 09:24

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – “A nome del segretario generale del Parlamento europeo mi è arrivata la risposta che hanno ricevuto la mia petizione alla quale risponderanno con certezza. La petizione che scrissi nel dicembre scorso verteva sulla 'richiesta di modifica della norma dell'ordinamento italiano che limita il diritto al risarcimento per ingiusta detenzione'”.

Lo rende noto Giulio Petrilli, aquilano che da anni conduce una battaglia per il riconoscimento di un rimborso economico da parte dello Stato per ingiusta detenzione dopo essere stato assolto in Cassazione al termine di un lungo periodo trascorso in carcere.





“Sono fiducioso della risposta della Commissione petizioni del Parlamento europeo che nel caso fosse positiva, riaprirebbe la mia vicenda, come quella di tanti altri che non hanno avuto il risarcimento per ingiusta detenzione nonostante assolti per 'cattive frequentazioni' o per essersi avvalsi della facoltà di non rispondere al primo intertogatorio”.

“Una norma palesemente anticostituzionale che spero e penso venga evidenziata dal Parlamento europeo, dove mi recai anche nell'ottobre scorso per denunciare questa cosa”, ricorda Petrilli.





“Una battaglia che conduco da tanti anni anche con l'appoggio e la solidarietà di tante persone ma che si è sempre arenata nella non disponibilita da parte del Parlamento italiano a cambiare la norma che vieta il risarcimento per ingiusta detenzione per un giudizio morale sull'imputato”, conclude.

 

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