INFORMATICA: 10 MILIONI PER BANDA LARGA IN AREE RURALI

9 Marzo 2011 13:33

Pescara - Economia

PESCARA – Una sinergia tra l’assessorato allo Sviluppo economico e all’Innovazione tecnologica e l’assessorato alle Politiche agricole ha consentito di elaborare un progetto rivolto a ridurre il divario digitale, il cosiddetto “digital divide”, nelle aree rurali e marginali favorendo l’uso della banda larga.

L’investimento complessivo previsto è di circa 10 milioni di euro, cifra che è stata possibile raggiungere grazie aduno specifico accordo di programma tra Regione e Dipartimento per le comunicazioni del Ministero dello sviluppo economico.

A illustrare questa mattina a Pescara nella sede della Regione i contenuti dell’iniziativa sono stati il vice presidente della Regione e assessore all’Innovazione tecnologica, Alfredo Castiglione e l’assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo.





Come ha sottolineato il direttore regionale del settore Informatica, Domenico Longhi, in oltre il  50 per cento del territorio abruzzese si può contare su una velocità di connessione inferiore ai 2 Mbps, mentre il 15 per cento della regione non dispone di collegamento Adsl.

“In Abruzzo esistono alcune aree, soprattutto quelle rurali – ha affermato il vice presidente Castiglione –  dove la copertura di banda larga non è ancora presente o è in larga parte insufficiente a garantire un servizio costante o di qualità. In sostanza, la dotazione di infrastrutture di reti a banda larga presenta ancora forti  criticità di natura principalmente economica che generano un forte divario digitale”. 

“Con questo – ha continuato – intendiamo sviluppare servizi di connettività veloce verso internet, migliorare le condizioni di vita e di lavoro combattendo lo spopolamento delle aree rurali, consentire anche alle imprese agricole di usufruire di risorse tecnologiche avanzate, essenziali per loro crescita economica e per incrementare la competitività settoriale”. 





Per questo investimento la Regione ha stanziato 2 milioni 860 mila euro nell’ambito della misura 3.2.1 del Piano di Sviluppo Rurale (Psr) 2007-2013, che prevede “Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale”, mentre i restanti 7 milioni di euro sono fondi Cipe e rappresentano il frutto dell’Accordo di programma con il Ministero per lo sviluppo economico. 

“Colmare il gap informatico imprenditoria rurale – ha affermato l’assessore Febbo – rappresenta un passaggio fondamentale al fine di migliorare la competitività di un settore che, peraltro, è in continua evoluzione. A tal proposito, ritengo sia importante mettere in risalto l’intesettorialità che ha caratterizzato il lavoro di due assessorati. Un metodo di lavoro che, tra l’altro, questa Giunta ha adottato fin dal suo insediamento e che, del resto, abbiamo avuto modo di sperimentare con successo di recente  in occasione del precedente accordo dell’assessorato all’Agricoltura con l’Arit, l’Agenzia regionale per l’informatica e la telematica”. 

Riguardo al progetto in questione, che segue di qualche giorno l’accordo con un importante gestore privato di tecnologie digitali per la diffusione della banda larga in alcuni comuni delle aree interne, le infrastrutture realizzate con i Fondi Cipe rimarranno di proprietà di Infratel, mentre le altre, realizzate con i fondi Fears, resteranno di proprietà della  Regione.

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