INCENDIO DISCARICA CHIETI, ASSOCIAZIONI SOLLECITANO BONIFICA

3 Settembre 2015 13:20

Chieti - Cronaca

CHIETI – Denunciano come la vera emergenza sia nella inefficienza delle istituzioni, evidenziando che non sono bastati 15 giorni per correggere una ordinanza sbagliata, le associazioni ambientaliste e non che a Chieti, per 8 giorni consecutivi, hanno organizzato banchetti informativi di fronte al Comune per aggiornare i cittadini su quanto accaduto dopo l'incendio doloso che la notte del 27 giugno ha distrutto una discarica abusiva di rifiuti in località Colle Sant'Antonio.





“A oltre due mesi dall'incendio – dicono Wwf Chieti-Pescara, Legambiente Chieti, Presidio Libera Chieti Melissa Bassi, Chieti nuova 3 febbraio, Fai delegazione di Chieti, Italia Nostra Chieti e Pescara, Camminando Insieme, i comitati Acqua e Beni Comuni Chieti, Amici del Colle, Ambiente Valpescara, Centro Assemblea Cittadina di Cepagatti, Villablocc – non sappiamo, e probabilmente ormai non lo sapremo mai, quali sia il territorio realmente coinvolto nella ricaduta delle ceneri diffuse dal vento, certamente più ampio di quello preso in considerazioni dalle analisi compiute a cerchio intorno al sito incendiato, senza alcuno studio sui venti e sulla conseguente direzione dei fumi durante le diverse giornate nelle quali si è protratto il rogo”.

Quindi aggiungono: “Non abbiamo certezze sulle conseguenze che potrebbero derivare, da un sito nel quale sono presenti residui da incendio e materiali incombusti, a fronte dei quattro temporali che hanno nel frattempo investito l'area e dagli eventi meteo che si susseguiranno nei prossimi mesi e non sappiamo, ed è l'aspetto più grave, se e quando l'impianto sarà bonificato o quantomeno messo in sicurezza”.





Le associazioni, che proprio oggi hanno depositato la richiesta di incontro con il prefetto di Chieti Antonio Corona, tornano poi sull'ordinanza del sindaco di Chieti, datata 24 luglio, che disponeva la messa in sicurezza al legale rappresentante della ditta che gestiva il sito teatro dell'incendio.

“Circa tre settimane dopo, il 19 agosto, i consiglieri comunali 5 Stelle hanno denunciato un clamoroso errore – spiegano -: l'ordinanza avrebbe dovuto essere notificata ad altra persona, poiché nel frattempo era cambiato l'organigramma della società. Il primo cittadino non ha mai risposto ufficialmente a quelle contestazioni ma in una comunicazione privata ha ammesso che c'era stato l'errore”.

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