IN ABRUZZO INAGIBILE UNA CASA SU QUATTRO DI QUELLE CONTROLLATE DOPO IL TERREMOTO

di Marco Signori

27 Settembre 2016 08:30

Regione - Cronaca

L'AQUILA – Una casa su quattro, di quelle controllate in Abruzzo dai tecnici del Centro operativo regionale (Cor) e della Direzione di comando e controllo (Dicomac) allestita a Rieti, risulta essere inagibile dopo il terremoto che il 24 agosto scorso ha colpito il centro Italia.

È il dato raccolto dalla Regione Abruzzo all'esito delle verifiche effettuate fino ad oggi sugli edifici privati per i quali sono stati chiesti i sopralluoghi.

Le criticità maggiori sono in provincia di Teramo, l'unica nella quale risultano esserci sfollati: 145 distribuiti tra tendopoli e alberghi.





Sono quasi cinquemila le istanze pervenute, e la prima parziale ricognizione ha permesso di ottenere una stima dei danni che servirà anche alla definizione esatta del cratere sismico, che come ha fatto intendere anche il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio l'altro giorno all'Aquila, sarà sicuramente ben più ampio dei cinque comuni entrati nel primo decreto del governo sullo stato di emergenza: Montereale, Campotosto e Capitignano in provincia dell'Aquila, molto vicini ad Amaterice e Accumoli (Rieti), e Rocca Santa Maria e Valle Castellana in provincia di Teramo.

Sarebbero una quarantina in tutto i comuni dove ci sono danni, anche se secondo quanto trapela da fonti governative l'orientamento, al contrario del passato, sarebbe quello di circoscrivere il più possibile il cratere pur riconoscendo l'indennizzo per i danni nei casi in cui venga dimostrato il nesso di causalità col sisma. Per questo, potrebbero addirittura essere meno dei cinque inseriti nello stato d'emergenza iniziale, i centri abruzzesi ricompresi.

Nel Teramano, ci sono 101 case che sono state classificate “E”, cioè inagibili per rischio strutturale, e 94 tra “B” e “C”, cioè con danni lievi e temporaneamente o parzialmente inagibili, 27 risultano essere “D”, da rivedere, e “F”, sulle quali cioè incombe un rischio esterno.

Sono in totale 713 i sopralluoghi effettuati sugli edifici privati.





In provincia di Teramo le squadre ne hanno controllati 447, in quella dell'Aquila 199 e in quella di Pescara 67. Nessun intervento in provincia di Chieti, dove non si sono registrate conseguenze di sorta dalla scossa del 24 agosto.

In provincia dell'Aquila sono 96 gli edifici “E” e 30 “B” e “C”.

I sopralluoghi hanno riguardato anche le scuole: sono 10 in tutto gli edifici classificati “E” e anche in questo caso si trovano tutti in provincia di Teramo.

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