IMU DAY: AQUILANI POVERI, UNO SU CINQUE NON PUO’ PAGARE LA TASSA

di Elisa Marulli

18 Giugno 2012 18:57

L'Aquila - Economia

L’AQUILA – Mancano i soldi, si snobba l’Imu. Un aquilano su cinque, proprietario di immobile, ha infatti deciso di non pagare la prima rata dell’imposta municipale unica, la tassa più temuta dai portafogli degli italiani.

Il pagamento del primo acconto scade oggi, ma una parte di contribuenti, dopo aver guardato nelle proprie tasche, ha deciso di rimandare al saldo finale di dicembre. Qualcuno potrebbe prendere altro tempo e pagare entro i prossimi 12 mesi.

Non si tratta di un’adesione massiccia all’appello di Daniela Santanchè, la deputata del Pdl che ha detto di “aspettare e non pagare”.





“Più che non vogliono, le persone non possono pagare l’imposta perché non hanno risorse economiche sufficienti”, spiega Ettore Perrotti, presidente dei giovani commercialisti L’Aquila.

I ritardatari andranno inevitabilmente incontro a sanzioni: per i primi 14 giorni è dello 0,2 per cento ed entro 30 giorni il 3 per cento (su quello che non si è versato). Dopo i 30 giorni scatta il 3,75 per cento sull’importo che non si è pagato, ma nel caso in cui venga avviata un’attività di accertamento si è sanzionabili del 30 per cento”.

La percentuale di aquilani che non rispetterà la scadenza di oggi rispecchia il dato nazionale: secondo un sondaggio di Unimpresa, infatti, il 15 per cento dei contribuenti non pagherà oggi  e un altro 25  per cento non intenderebbe pagare neanche al saldo di dicembre.

La generale crisi economica unita al terremoto ha messo ko le famiglie aquilane. “Questa tassa è un vero e proprio ‘salasso’ Rispetto alla vecchia Ici, l’importo è aumentato del 30-40 per cento”.





In più, diversamente da quanto accadeva per l’Ici, a essere rimpinguate saranno solo le casse statali. “Il 60 per cento degli introiti andrà allo Stato mentre solo il 40 per cento andrà ai Comuni”.

In tanti oggi si sono comunque riversati negli uffici postali e nelle banche per il pagamento “last minute, creando code lunghissime e qualche disagio.

Per agevolare i contribuenti, oltre ai 52 uffici postali della regione normalmente aperti a orario continuato fino alle ore 19.10 (13 a Chieti, 9  all’Aquila, 17 a Pescara, 13 a Teramo), sono stati resi disponibili ulteriori sette uffici, che per l’occasione hanno prolungato l’orario anche durante le ore pomeridiane.

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