IL VINO DI VESPA SBARCA A BRUXELLES, ”PUNTATO SU PUGLIA PERCHE’ ABRUZZO GIA’ MATURO”

15 Aprile 2019 09:52

Regione -

L'AQUILA – Sbarca anche a Bruxelles il vino del giornalista Bruno Vespa, in un evento organizzato dall'importatore Giuseppe Gambardella della “Peppe's Wine cellar” in un albergo della capitale belga.

Una degustazione per far scoprire ad un pubblico di ristoratori ed operatori del settore enogastronomico in Belgio le etichette della “Vespa Vignaioli per passione”, sette vini che vanno dal pluripremiato “Raccontami” Primitivo di Manduria Doc, all'ultimo nato, l'Igp Nero di Troia “Helena”.

“Sono giunto in Puglia per caso, ma sono felicissimo di esserci capitato”, ha spiegato il giornalista all'Ansa a margine dell'evento che si è tenuto nelle scorse settimane.

“È una regione che ha grandissime prospettive, ha vitigni magnifici e sta cominciando a farsi strada nel mondo in maniera imponente. Mentre altre regioni sono partite prima e sono mature, noi invece abbiamo ancora grandissimi territori da conquistare”.





Lanciata nel 2014 insieme ai figli Federico e Alessandro, e con la collaborazione dell'enologo Riccardo Cotarella, l'azienda Futura14 è cresciuta rapidamente.

Intorno alla Masseria LI Reni, in provincia di Taranto, un ex convento di suore della fine del '500 recentemente ristrutturato dalla famiglia Vespa e trasformato in un esclusivo agriturismo, l'azienda coltiva 26 ettari, producendo 200.000 bottiglie all'anno che esporta in quindici paesi in tutto il mondo, dall'Europa, all'Asia, all'America.

Solo in Belgio, il distributore “Peppe's Wine Cellar” acquista ogni anno 10.000 bottiglie che vende solo a ristoranti italiani e belgi, in particolare nelle Fiandre e a Bruxelles, evitando appositamente la grande distribuzione.

“Ho conosciuto Vespa ad una fiera del vino quattro anni fa, stimavo il giornalista, ora apprezzo i suoi vini”, ha aggiunto l'importatore Giuseppe Gambardella.

“Io credo che il Primitivo, se ben fatto, non abbia niente da invidiare ai grandi vini italiani, come il Barolo e il Brunello, come hanno avuto fortuna quei vini, abbiamo avuto e avremo fortuna anche noi”, ha sottolineato Bruno Vespa.





“In futuro, continueremo a puntare sulla qualità” e poi, scherzando, durante la presentazione il giornalista televisivo si è lasciato sfuggire un aneddoto: “Il nostro vino era anche sul volo di Papa Francesco dalla Svezia, mi hanno detto che i Cardinali hanno chiesto diversi calici del nostro Primitivo di Manduria 'Raccontami'”. 

''Ho scelto di fare il vignaiolo alla mia età perché sono un po' pazzo e spero che le mie figlie non mi rimproverino l'investimento fatto in Puglia – aveva affermato Vespa durante una degustazione, lo scorso anno a Roma – . Da abruzzese, considero oggi il Vigneto Abruzzo una regione matura. E da amante dei vitigni autoctoni ho deciso di sposare la Puglia che è molto indietro e quindi ha un grande futuro davanti''.

“Sono appassionato – aveva aggiunto Vespa – da 40 anni di vini, allievo di Veronelli, degusto etichette diverse a ogni pasto. Prego da ultimo arrivato il Consorzio di tenere su la qualità e quindi anche i prezzi. Il Consorzio di tutela è un'area di caratterizzazione che deve far sì che nell'area a denominazione ci siano freni stretti sulla qualità. Per il Primitivo di Manduria – aveva detto Vespa – lo spazio di sviluppo è enorme; in California ne sono entusiasti. E io voglio partecipare al riscatto del Primitivo di Manduria”.

Prima dell'acquisto della tenuta, il giornalista aveva già preso in fitto, con altri soci, alcuni appezzamenti sempre nella zona di Manduria.

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