IL DRAMMA SOCIALE DEL TERREMOTO, E’ BOOM DI ALCOOL E GIOCO D’AZZARDO

21 Marzo 2016 13:11

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – Aumenta, all’Aquila e provincia, la dipendenza da gioco d’azzardo. Dal terremoto di sette anni fa, che sconvolse un’intera comunità, la spesa pro-capite è passata da un valore di 780 euro del 2007 ai 1.335 del 2012, con una crescita pari al 73,7%. A rivelare il preoccupante dato, Maurizio Fiasco, sociologo e presidente dell’Alea, l’Associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio, nel corso di una conferenza stampa organizzata, nei locali del Touring club di Roma, dalla Scuola internazionale “Etica & Sicurezza” dell’Aquila, diretta dalla filantropa Paola Guerra Anfossi.

“L’altro campanello d’allarme – ha affermato Fiasco – è relativo alle installazioni di slot-machine. Da una ricerca effettuata su tre indicatori di esposizione, la provincia dell’Aquila risulta la più ‘invasa’ in assoluto. Sono 13,2 gli apparecchi ogni mille abitanti e 32,8 ogni dieci chilometri quadrati. Più in generale, si osserva che l’intera regione, l’Abruzzo, rivela un consumo di gioco d’azzardo per persona ben al di sopra della media nazionale, con 1416 euro pro-capite”.

La conferma ad un trend di certo allarmante arriva dai dati del Sert dell’Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Il numero di pazienti che, nell’ultimo biennio, ha deciso di intraprendere un percorso terapeutico è passato dai 26 del 2014 ai 36 dello scorso anno, con un aumento percentuale di quasi il 40%.





“In una realtà piccola come la nostra si tratta di una crescita rilevante – spiega Daniela Spaziani, psichiatra e responsabile del Sert – Ognuna di quelle persone vive un microcosmo abitato da sofferenze e dolore: gravi perdite economiche, famiglie lacerate, amici persi, serenità spezzate e, non ultimo, lo spettro immancabile degli usurai”.

Le giovani generazioni, ecco l’altro dato su cui riflettere, sono alle prese sempre più con l’abuso di alcol e droghe. Il bicchiere si alza in tenera età, anche a 11 anni, mentre il consumo di cannabis è diffuso già a 13.

“Mentre gli utenti che hanno fatto ricorso al Sert per uso di droghe – continua la Spaziani – è, dal giorno del terremoto, diminuito, quelli che lo hanno fatto per abuso di alcol è cresciuto in maniera importante. Si è passati dai 111 del 2009 ai 156 del 2014, con un aumento, anche in questo caso, vicino al 40%”.





“Per questo, il Sert ha potenziato la propria attività di prevenzione, intervenendo, in particolare, su ragazzi e adolescenti. E lo ha fatto portando nelle scuole chi è uscito dal tunnel delle varie dipendenze. Coinvolti, negli incontri di prevenzione oltre 200 studenti e questa strada continuerà a essere percorsa anche nei prossimi mesi”.

I dati che fotografano una realtà socialmente barcollante verrà diffuso nei suoi particolare nel corso di un incontro organizzato dalla Scuola internazionale “Etica & Sicurezza” il 7 aprile prossimo presso gli stabilimenti della Dompé. L’incontro sarà ad ampio raggio e si incentrerà in particolare sulle insidie del web fra le nuove generazioni di una comunità ferita anche e soprattutto da un punto di vista sociale.

“L’obiettivo, anche in questo caso, è quello – sostiene Alberto Carlo Anfossi, fondatore della Scuola internazionale ‘Etica & Sicurezza’ dell’Aquila – di rivolgersi direttamente ai giovani per trovare insieme il percorso migliore per arginare fenomeni ormai più che preoccupanti”.

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