IL COLLEZIONISTA DI FOTO: NOVEMILA IMMAGINI CON I VIP,
''NON MI FERMO MAI E SOGNO DI ABBRACCIARE MARADONA''
Pubblicazione: 11 marzo 2017 alle ore 10:00
di Loredana LombardoCHIETI - Ha raccolto 9mila foto con tanti personaggi famosi, italiani ed internazionali, un bestiario che va da Mike Tyson a Michael Schumacher, passando anche per la bellissima Jennifer Lopez.
E ancora circa circa 7mila immagini con personaggi dello spettacolo e della cultura italiana rincorsi da nord a sud con un fotografo professionista al fianco, pronto a immortalare il momento.
Novemila foto, ovvero 9mila incontri da raccontare, un hobby curioso ed originale per l’abruzzese Gianni Colaiocco, originario di Chieti, che da 15 anni coltiva e porta avanti questa passione con un obiettivo: fare di queste foto un libro, da donare come ricordo a parenti e amici.
"Ho cominciato 15 anni fa - racconta ad AbruzzoWeb - quando questo boom fotografico ancora non era così vistoso. Partecipai come concorrente al programma di Paolo Bonolis e Luca Laurenti Tira e molla, a fine trasmissione scattammo una foto che portai come ricordo e da lì non ho mai smesso".
Da concorrente a semplice spettatore si è creato nel tempo dei suoi canali ''privilegiati'' per agganciare le sue prede tanto ambite.
"Il mondo ora contiene più fotografie che mattoni - aggiunge - viviamo contornati da immagini, soprattutto dall’avvento dei social, e ho fatto di questa cosa un hobby. Non vedo l’ora di far diventare questa raccolta un libro, perché tutto sommato dietro c’è anche un grosso lavoro".
Tanti ricordi guardando queste foto, e tante emozioni legate a questa ''caccia al vip''. Occasioni create dal nulla o favorite dal caso per coltivare questa passione. Una caccia non sempre facile, anzi con qualche intoppo, anche divertente da raccontare.
"Ero a Pescara perché sapevo che in quei giorni c’era Fiorello - ricorda - personaggio tanto simpatico quanto schivo nel suo personale. Per avere una foto con lui mi sono lanciato in una sorta di inseguimento che è durato una giornata intera. Alla fine a mezzanotte dopo un appostamento degno di un paparazzo, l’ho preso per stanchezza e ho avuto la mia foto insieme a lui".
E un inedito e sconosciuto ai più Paolo Villaggio: "Un ricordo bellissimo che conservo gelosamente è stata la visita a casa sua a Roma. Abbigliato in maniera originale, lontanissimo dal personaggio stereotipato di Ugo Fantozzi. Ho visto un uomo anziano, provato dalla vita e dagli acciacchi, dotato di un acume e una grandissima intelligenza, colto e molto raffinato".
Un’immagine insolita, per chi è abituato ad associarlo al personaggio con cui milioni di italiani lo hanno sempre riconosciuto.
E ancora Vittorio Sgarbi che gli ha aperto le porte della sua casa romana: "Un uomo ben lontano dal colorato e sboccacciato personaggio televisivo, simpatico, divertente, a modo, molto generoso".
Tra i tantissimi, anche un ancora quasi illustre sconosciuto: Alessandro Siani, incontrato a Chieti alcuni anni fa agli inizi della carriera. "Un uomo socievole e disponibile, mi dicono che a distanza di tempo sia molto cambiato. Forse i soldi o il successo, lo hanno reso una persona molto gelosa del suo privato e personale".
E non è una notizia falsa, i ben informati sanno che adesso rilascia mal volentieri interviste personali, e poco si presta a foto e selfie con i fans, tanto che non si sa con precisione né dove abiti, né chi sia la sua compagna.
E Pino Daniele, compianta voce della musica italiana, che manca a tutti gli amanti del genere, la cui foto Gianni conserva come un vero e proprio cimelio.
Un altro grande, prestato al cinema degli anni ’70, protagonista di tanti polizieschi all’italiana, Thomas Milian è nel libro dei ricordi di Gianni.
"Che uomo! nonostante l’età ancora sta sul pezzo in maniera eccellente. Andai a Roma, facendomi 2 ore di fila al centro commerciale I granai all'Eur per incontrarlo durante un firma copie".
Milian infatti è anche scrittore, nel 2014 è uscito il volume Monnezza amore mio, una sorta di biografia molto colorata che tratteggia i suoi ''rognosi'', come ha definito lui stesso, 50 anni di carriera. Un libro pittoresco, in cui parla anche del suicidio del padre, della sua bisessualità e anche qualche rimpianto.
"Milian era stanco, tanto che ci dissero di andare via - racconta - allora io espressi qualche rimostranza visto il viaggio fatto. Lui mi sentì, mi fece avvicinare e ci facemmo la foto".
Come già detto Gianni non si ferma: "Fin dove arrivo, vado avanti - conclude - un sogno ce l’ho perché tra tanti mi manca un incontro e ovviamente una foto con un mito: Diego Armando Maradona. Ci sto lavorando da tanto tempo e spero di riuscirci al più presto. Siccome ho conosciuto il figlio sto gettando le basi perché ciò possa accadere".
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