ALLE ESEQUIE CELEBRATE DA POMPILI, MOLINARI E D'ERCOLE ANCHE MATTARELLA, RENZI E I PRESIDENTI DI CAMERA E SENATO

I FUNERALI AD AMATRICE, IL VESCOVO: ”NON UCCIDE IL TERREMOTO MA OPERE UOMO”

30 Agosto 2016 16:40

Italia - Cronaca

AMATRICE – È il giorno dei funerali delle vittime del terremoto che ha devastato il centro Italia, alle 18 ad Amatrice dopo le proteste dei familiari delle vittime per l'ipotesi che fossero celebrati, invece, a Rieti.

37 le vittime del terremoto per le quali sono stati celebrati oggi i funerali. L'area della cerimonia è stata allestita dai volontari della Protezione Civile in due grosse tensostrutture nel cortile del complesso Don Minozzi, la struttura educativa per buona parte crollata con la scossa del 24 agosto.

A celebrare le esequie funebri il vescovo di Rieti Domenico Pompili, l'ex vescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari e il vescovo di Ascoli Giovanni D'Ercole. Presenti il premier Matteo Renzi, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso.

“Questa era la cosa più giusta e logica da fare – ha detto il parroco del paese don Fabio Gammarrota, tornando sulle polemiche di ieri – il popolo resterà qui e rappresenterà il pungolo per le istituzioni affinché mantengano le promesse fatte a questa gente”.

IL VESCOVO, “NON UCCIDE IL TERREMOTO MA LE OPERE DELL'UOMO”

“Il terremoto non uccide. Uccidono le opere dell'uomo!”.

Lo ha detto il vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, nell'omelia della messa funebre ad Amatrice.

“Dio non può essere utilizzato come il capro espiatorio – ha aggiunto nella sua breve ma intensa omelia -. Al contrario, si invita a guardare in quell'unica direzione come possibile salvezza. In realtà, la domanda 'Dov' è Dio?' non va posta dopo, ma va posta prima e comunque sempre per interpretare la vita e la morte”.

Come pure, ha proseguito, “va evitato di accontentarsi di risposte patetiche e al limite della superstizione. Come quando si invoca il destino, la sfortuna, la coincidenza impressionante delle circostanze”.

“A dire il vero: il terremoto ha altrove la sua genesi! I terremoti esistono da quando esiste la terra e l'uomo non era neppure un agglomerato di cellule”, ha detto ancora mons. Pompili.

“I paesaggi che vediamo e che ci stupiscono per la loro bellezza sono dovuti alla sequenza dei terremoti. Le montagne si sono originate da questi eventi e racchiudono in loro l'elemento essenziale per la vita dell'uomo: l'acqua dolce. Senza terremoti non esisterebbero dunque le montagne e forse neppure l'uomo e le altre forme di vita”, ha aggiunto.

“Come si ricava da un messaggio in forma poetica che mi è giunto oltre alle preghiere: 'Di Geremia, il profeta, rimbomba la voce: 'Rachele piange i suoi figli e rifiuta di essere consolata, perché non sono più'. Non ti abbandoneremo uomo dell'Appennino: l'ombra della tua casa tornerà a giocare sulla natia terra. Dell'alba ancor ti stupirai'”.

Il presidente della Repubblica Mattarella, il premier Renzi e i presidenti di Camera e Senato presenti ai funerali solenni delle vittime del terremoto ad Amatrice sono rimasti in piedi in mezzo alla gente nella tensostruttura per tutta la cerimonia.





L'unico segno istituzionale è la corona del presidente della Repubblica affiancata da due corazzieri.

IL SINDACO, “RESTIAMO QUI”

“Questa gente è morta perché amava questa terra e noi vogliamo restare qui”.

Lo ha detto il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, al termine dei funerali. Una frase accolta da un forte applauso da parte della folla che gremisce la tensostruttura.

Il sindaco ha quindi abbracciato forte e a lungo il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, che ha celebrato il rito. 

RENZI A NORCIA PRIMA DEI FUNERALI, “NON VI LASCEREMO SOLI”

“Non vi lasceremo soli”: il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si è rivolto così agli ospiti della tendopoli di San Pellegrino di Norcia, una delle località umbre più colpite dal terremoto, che ha visitato prima di raggiungere Amatrice in elicottero.

Il premier si è intrattenuto a lungo con giovani ed anziani che vivono nelle tende. Ha scherzato con loro e li ha rassicurati.

“Gli abbiamo chiesto di non dimenticarsi di noi, anche perché qui tra un mese sarà freddo e non so come faremo”, ha detto Emilio, uno degli ospiti dell'area di accoglienza. “Bisogna fare di tutto – ha aggiunto – perché non vadano via anche quelle poche persone che vivono qui. È necessario poi pensare all'impiego del legno per la ricostruzione”.

Proprio poco prima della visita di Renzi sull'area di Norcia si è abbattuto un violento temporale con le temperature che si sono anche abbassate.

LA VICENDA DELLA SCUOLA CAPRANICA

La procura di Rieti ha disposto il sequestro della scuola 'Capranica' di Amatrice e di diversi altri edifici ad Accumoli e in tutto il cratere del sisma. E l'Anac ha chiesto di acquisire la documentazione relativa alle gare per i lavori di ristrutturazione della scuola.

Intanto i legali del Comune di Amatrice hanno inoltre presentato un'istanza alla procura di Rieti perché chieda al gip un incidente probatorio che consenta di acquisire prove irripetibili, anche attraverso accertamenti tecnici, sul crollo parziale della scuola.





L'incidente probatorio per i legali si rende necessario per “la precarietà dei luoghi e l'approssimarsi dell'inverno che potrebbe compromettere l'acquisizione di prove e l'accertamento di responsabilità”.

LE INDAGINI

Il procuratore capo Giuseppe Saieva disporrà l'acquisizione di documenti sui lavori per costruire, ristrutturare o restaurare manufatti che mercoledì scorso sono andati giù.

I pm valutano in questi giorni anche l'apertura di un fascicolo di indagine sull'uso di fondi pubblici destinati alla messa in sicurezza e a norma di edifici poi crollati. Si indaga sui materiali utilizzati e sulle procedure dei collaudi effettuati sull'edificio.

Parallela procede l'inchiesta dei pm di Ascoli Piceno su crolli e danni a edifici di Pescara del Tronto e Arquata, in particolare sulla scuola di quest'ultima cittadina.

I magistrati marchigiani indagano anche sulle conseguenze del terremoto ad Amandola, in provincia di Fermo, dove sono rimasti danneggiati l'ospedale – evacuato la notte del sisma – e altri edifici pubblici e privati. L'obiettivo è individuare eventuali anomalie nelle costruzioni e ristrutturazioni.

I NUMERI

Le vittime accertate finora del terremoto sono 292, con le due estratte oggi dalle macerie ad Amatrice. Il bilancio dal capo della Dicomac della Protezione Civile a Rieti Titti Postiglione.

In dettaglio i morti sono 231 ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 50 ad Arcuata.

Gli assistiti nelle tende sono circa 2900, mentre sui dispersi la Protezione civile non dà cifre e resta ai 10 indicati dal sindaco di Amatrice.

LO SPOSTAMENTO DEL SUOLO

Nella zona di Accumoli il suolo si è spostato lateralmente di 16 centimetri. Lo indicano i dati dei satelliti Sentinel 1A e Sentinel 1B, che fanno parte del programma Copernicus dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), analizzati dall'Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

Il nuovo movimento osservato dai satelliti si somma all'abbassamento del suolo di 20 centimetri, rilevato ieri nella stessa aerea colpita dal terremoto del 24 agosto.

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