ATESSA – “Un atto ignobile che fa nuovamente emergere il disvalore di un'azienda a totale vocazione al profitto, priva di sensibilità sociale e senza una predisposizione alla contrattazione”. Questo il commento del segretario del segretario generale provinciale Fiom di Chieti, Davide Labbrozzi, sull'invio da ieri delle lettere di licenziamento ai circa 300 lavoratori della Honeywell di Atessa (Chieti), la cui produzione di turbo diesel è stata trasferita in Slovacchia.
“Attendiamo la convocazione immediata del tavolo ministeriale anche se consideriamo questa condizione irreversibile. Ora – continua Labbrozzi – bisogna lavorare di concerto con il Mise per la reindustrializzazione del sito di Atessa. Si tratta di un percorso complesso ma sostenibile, grazie alla professionalità che in questi anni i lavoratori hanno espresso”.
“La Fiom aggiunge – continuerà a lavorare duramente affinché si possa restituire al sito produttivo Honeywell la piena occupazione. Abbiamo duramente lottato, scioperando per due mesi, e siamo sicuri di riuscire a ripagare le lavoratrici e i lavoratori con risultati importanti”.
“Nei prossimi giorni – conclude Labbrozzi – chiederemo l'intervento del Prefetto affinché, di concerto col Ministero, si possa avere il massimo impegno nei percorsi che seguiranno”. Nello stabilimento Honeyweel restano per ora solo 9 lavoratori per smantellare gli impianti”.
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