GUERRA FORZA ITALIA: LIRIS A CHIODI, FACCE NUOVE AL VOTO O ROTTURA

di Marianna Galeota

20 Dicembre 2013 13:02

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – Un cambio di interlocutori politici sul territorio in vista delle prossime elezioni regionali oppure una ennesima spaccatura con fuga da Forza Italia.

È l’aut aut, nemmeno troppo velato, dell’ex assessore provinciale di Forza Italia Guido Liris al presidente della Regione Gianni Chiodi, definito “incapace di fare politica” da un altro ex assessore provinciale Mauro Fattore, che non ha gradito la mancata presa di posizione da parte del governatore nella vicenda che ha coinvolto Liris, dimissionario dalla sua carica proprio mentre veniva cacciato dal presidente Antonio Del Corvo.

Il rimpasto è avvenuto dopo le pressioni dei 5 consiglieri provinciali di Forza Italia legati a Fabrizio Di Stefano che hanno chiesto una nuova rappresentanza rispetto al chiodiano Liris, individuata nella neo nominata Ersilia Lancia.

La frangia di Forza Italia che appoggia Liris chiede ora in sostanza nelle prossime liste elettorali la testa di almeno uno tra l'assessore regionale Gianfranco Giuliante e il presidente della seconda commissione (Territorio) Luca Ricciuti, aquilani a palazzo dell'Emiciclo uscenti e pronti a ricandidarsi, in vista di un rinnovamento a favore dei giovani, cioè Liris stesso, all’interno del rinato partito berlusconiano.





In caso contrario, è evidente che la sua strada politica e, quindi, anche quella dei giovani di Fi che gli sono legati in questa avventura, potrebbe cambiare direzione, anche se per ora, Liris preferisce non sbilanciarsi su questa eventuale extrema ratio.

Nella conferenza stampa di stamattina, Liris ha specificato che il suo “non è un appiattimento nei confronti di Chiodi, ma un rilancio, in vista di una nuova politica per il territorio dell’Aquila”.

Oltre al già citato Fattore, al suo fianco anche l'altro dimissionario Roberto Tinari, ex assessore provinciale, e il consigliere Paolo Federico, anche lui uscito dalla maggioranza alla quale ha concesso l’appoggio esterno.

“Il patto per L’Aquila condotto fino a oggi non ci piace – ha affermato Liris – Non ci piacciono gli interlocutori politici che Chiodi ha scelto: questo non significa che sia stato lui a sbagliare, ma da un punto di vista politico, su questo territorio non sono stata date le rsiposte giusto, forse per una mancata comprensione tra istituzioni”.

“Aspettiamo una risposta da Chiodi entro questo fine settimana”, ha affermato Tinari, ribadendo la presa di pozione degli aquilani nei confronti del presidente della Regione





In relazione alle sue dimissioni e a quelle di Tinari dalla Giunta provinciale, Liris ha sottolineato: “Ci sono state ingerenze pesanti di territori diversi da quello aquilano sul territorio del capoluogo – ha detto – Abbiamo subito una violenza da parte di dinamiche che vedono protagoniti altri terriotori che per motivi numerici provano a trovare una compensazione su quello aquilano”.

Liris sottolinea come la presenza aquilana in Consiglio provinciale sia ridotta all'osso: “Per un buon 80% ci sono rappresentanti marsicani, c'è un 10% di altri territori e solo un 5% di rappresentanti del capoluogo. Dovrebbe esserci proporzione tra le espressioni dei consiglieri e degli assessori in Giunta – ha precisato – Quando ci è stato detto come dovevamo comportarci ce ne siamo andati. Le dignità politiche e umane non si vendono per nessuna poltrona”.

L'ex assessore provinciale parla anche della sua sostituta Ersilia Lancia, subentrata al suo posto in seguito al rimpasto di Giunta di Del Corvo.

“Anche se è stata segnalata da altri territori, sono contento che ci sia lei, perché appoggia in pieno la nostra esigenza di rinnovamento della classe politica a favore dei più giovani”.

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