GRANDI RISCHI CIVILE: LA STATI, ”FUI RASSICURATA DA QUELLA RIUNIONE”

13 Aprile 2017 13:03

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – Uno sciame sismico considerato normale, che escludeva scosse forti come nel 1703, a cui “ci si doveva abituare a convivere, nessun pericolo per il continuo scarico di energia”.

Così, come riporta il quotidiano Il Messaggero, l'ex assessore regionale alla Protezione civile, Daniela Stati, nell'udienza di ieri presso il Tribunale civile dell'Aquila, relativa alla citazione di responsabilità civile per una somma di 37 milioni di euro, nei riguardi della presidenza del Consiglio, convocata dagli avvocati Maria Teresa Di Rocco e Silvia Catalucci, entrambi del foro dell'Aquila.





L'azione legale fa riferimento alle richieste avanzate da una quarantina di famiglie che hanno perso i propri cari in seguito al terremoto del 6 aprile 2009, ma soprattutto alle dichiarazioni rassicuranti rese da alcuni rappresentanti della commissione Grandi rischi, organo scientifico consultivo della presidenza del Consiglio, nei giorni in cui L'Aquila era interessata da uno sciame sismico.

Uno sciame sismico, ha ricordato la Stati in aula, avvertito dalla popolazione e che secondo gli esperti non avrebbe prodotto danni strutturali, tanto che ha rimarcato come lei stessa si fosse sentita rassicurata dalla riunione.

Altro teste sentito, Carlo Meletti, sismologo, responsabile del Centro di pericolosità sismica dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il quale ha riferito su sue pubblicazioni e sui concetti di previsione e rischio sismico.





Entrambi i verbali delle testimonianze rese dai due testimoni in sede penale, sono stati prodotti dai due legali al giudice civile.

L'udienza è stata rinviata al prossimo 21 giugno.

Non è escluso che le due legali possano citare l'ex numero uno del Dipartimento della protezione civile, Guido Bertolaso, assolto nel filone penale bis dalle stesse accuse dei sette esperti, condannati in primo grado e poi assolti in Appello e Cassazione.

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