GRANDE PESCARA: DI CARLO, ”BENE M5S, STOP A SCIOPERO DELLA FAME”

8 Giugno 2015 20:59

Pescara - Politica

PESCARA – “Gli esponenti del M5s non solo si sono fatti carico della volontà uscita dalle urne e della necessità di garantirne il rispetto, ma hanno anche colto gli enormi vantaggi in termini di ricaduta economica che la fusione dei Comuni comporterà per l'intera regione Abruzzo”.

Lo afferma Alessio Di Carlo, già candidato sindaco per La Grande Pescara, a proposito dell'iniziativa dei grillini per l'approvazione di una legge che porti alla fusione dei comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore (Pescara), annunciando di aver interrotto lo sciopero della fame iniziato lo scorso 28 maggio.

Dopo aver perso sette chili Di Carlo invita ora “non solo le forze politiche, ma anche i singoli esponenti ad affiancarci nella battaglia che condurrà alla realizzazione del nuovo Comune”.





“Dopo nove giorni dall'avvio dello sciopero, nel silenzio più totale di tutte le forze politiche – spiega Di Carlo – alcuni giorni fa abbiamo avviato una interlocuzione con il M5S, culminata con la decisione del Movimento di Grillo di sposare la causa della Grande Pescara”.

L'IMPEGNO DEI GRILLINI

Questa mattina in conferenza stampa gli sponenti del Movimento 5 Stelle hanno annunciato mozioni nei tre Comuni per impegnare i sindaci a “prendere posizione e incalzare il governatore” Luciano D'Alfonso, sottolineando che “ad oggi abbiamo perso, per questa mancata approvazione, più di 11 milioni di euro e la cifra sale ogni giorno, ogni ora”.

Presenti i deputati Gianluca Vacca e Andrea Colletti, i consiglieri regionali Riccardo Mercante e Domenico Pettinari, i consiglieri comunali di Montesilvano Paola Ballarini e Manuel Anelli, la consigliera comunale di Spoltore Giorgia Cipriani e i consiglieri pescaresi Enrica Sabatini, Erika Alessandrini e Massimiliano Di Pillo, insieme a Daniele Angiolelli, ricercatore universitario tra i redattori del progetto.





“I numeri parlano chiaro – hanno detto i pentastellati – I contributi straordinari concessi per 10 anni dallo Stato corrispondono, per ciascun anno, al 20% dei trasferimenti erogati nel 2010 ai tre Comuni: Pescara otterrebbe circa 6,4 milioni l'anno, Montesilvano quasi 1,6 milioni e Spoltore circa 625.000 euro. Un totale di oltre 8,6 milioni che la Nuova Pescara otterrebbe dallo Stato ogni anno, per un importo complessivo che in 10 anni supera gli 86 milioni di euro. Cifre enormi che non si possono continuare a ignorare e che i nostri territori attendono e pretendono”.

“Non abbiamo più tempo e ne abbiamo perso troppo. Il comune di Pescara è prossimo al dissesto, quello di Montesilvano sta avviando le procedure di predissesto e Spoltore viaggia a vista con un bilancio che vede consistenti crediti inesigibili e molte difficoltà per la gestione ordinaria – hanno sottolineato gli esponenti del M5s – Nell'inerzia di tutti gli altri partiti, il M5S già a ottobre aveva presentato in Regione una proposta di legge per dar voce all'espressione popolare, ma il presidente D'Alfonso e la sua Giunta continuano a rimanere immobili”.

“Davanti all'oggettività della matematica e alla richiesta espressa dai cittadini, perché il presidente D'Alfonso non ha elaborato una legge come previsto dallo stesso regolamento regionale in caso di referendum? – si sono chiesti – Oggi i soldi ci sono, la volontà popolare è stata espressa e grazie al Movimento 5 Stelle c'è anche la legge. Cosa o chi impedisce alla Giunta D'Alfonso di fare un passo verso il progresso? Pescara, oltre che 'vicina' – hanno concluso i grillini – deve diventare anche Grande”.

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