GRAN SASSO:BLITZ LAVORATORI IN COMUNE FIDEIUSSIONE PER PAGARE DUE STIPENDI

di Alberto Orsini

27 Novembre 2014 17:05

Regione - Cronaca

L’AQUILA – Sarà una fideiussione da 100 mila euro, verosimilmente contratta dal Centro turistico del Gran Sasso con la “regia” del Comune dell’Aquila, a rendere possibile il pagamento dei 2 mesi di stipendi arretrati per i circa 30 lavoratori dell’azienda.

È quanto emerso oggi al termine di una convulsa conferenza dei capigruppo che si è svolta oggi al termine della brevissima seduta del Consiglio comunale, saltata tra le polemiche per mancanza del numero legale, evidenziando gli ormai soliti “scricchiolii” tra la maggioranza di centrosinistra.





Ai lavori ha partecipato anche una delegazione di lavoratori abbastanza folta che, al termine, ha chiesto udienza.

A quel punto, secondo quanto si è appreso, il sindaco, Massimo Cialente, ha previsto una riunione ristretta nel suo studio per affrontare il problema, studio che si trova nell’edificio più vecchio di Villa Gioia, a poche decine di metri dall’aula nata in una ex palestra scolastica.

Ma c’è stata bagarre su questa ipotesi, con i lavoratori che hanno opposto resistenza almeno quanto gli stessi capigruppo dell’opposizione, e alla fine il dibattito, durato oltre 2 ore e mezzo, si è svolto appunto tra i banchi per le ire del sindaco.





Al termine, la soluzione-tampone che allenta un po’ la tensione anche se, almeno per ora, resta confermato lo sciopero dell’8 dicembre che farà saltare la tradizionale apertura degli impianti sciistici del Gran Sasso.

“In maniera poco trasparente il sindaco voleva affrontare il discorso Ctgs al di fuori di sguardi indiscreti ed evitando un confronto con l’opposizione – ha commentato il capogruppo di Forza Italia, Guido Liris – All’indomani del fallimento dell’affitto del ramo d’azienda da parte di Invitalia, il piano industriale è tutto da rifare e la colpa è tutta dell’amministrazione comunale”.

“Il solo contributo che può dare oggi il Comune sono due stipendi: è troppo poco per un’assise comunale che invece dovrebbe stilare la programmazione dell’azienda”, conclude Liris, ribadendo la sua proposta di unione tra Centro turistico e Azienda aquilana della mobilità (Ama) con successivo confluimento nella nascitura azienda unica regionale dei trasporti.

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