GRAN SASSO: VISITATORI IMBRATTANO IL CORNO GRANDE CON VERNICE ROSSA, PROTESTE SUL WEB

12 Luglio 2016 09:09

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – Imbrattano una roccia del Corno Grande con una bomboletta spray come “ricordo” del loro passaggio  sulla cima più alta del Gran Sasso (L'Aquila).

È successo qualche giorno fa quando un gruppo di una trentina di alpinisti del gruppo Somma trekking di Somma Vesuviana (Napoli), ha marchiato con una vernice di colore rosso una parete di roccia, disegnando il proprio logo.

A denunciare il fatto, un post sulla pagina Facebook di Save Gran Sasso.





“Vorrei ringraziare in maniera molto particolare il gruppo di simpatici buontemponi from Somma Vesuviana che hanno imbrattato la mia ma anche un pochino vostra) Montagna con le loro giovanilissime e trendyssime tag – si legge nel post – Questo nutrito gruppo di anzianotti, pare una trentina di persone, hanno compiuto 'l'impresa' di salire al cornone per la normale imbrattando dove potevano con spray e sagoma, consiglio quindi a tutti di andare sulla loro pagina Fb Somma Trekking e ringraziarli educatamente per averci messo al corrente della loro avventura”.  (m.gal.)

L'ENTE PARCO: PRESENTEREMO UNA DENUNCIA

Scatterà la denuncia sull’imbrattamento con la vernice rossa del sentiero per il Corno Grande a opera di un gruppo di scalatori campani che oggi ha indignato gli appassionati della montagna aquilana.

A renderlo noto è l’Ente parco Gran Sasso-Laga che spiega come siano già “in corso le indagini del Coordinamento territoriale per l’ambiente del Corpo Forestale dello Stato”.





“L’Ente Parco ha ricevuto questa mattina alle 8.57 la segnalazione, da parte di un privato cittadino, di quanto gravemente occorso nella giornata di ieri – spiega il presidente del Parco, Tommaso Navarra – Alle 8.58 l’Ente ha trasmesso la segnalazione ricevuta al Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato per gli accertamenti di propria competenza”.

Secondo il presidente, “ dalle prime rilevazioni il fatto appare di sicura gravità ed è stata mia cura richiedere all’ufficio legale la valutazione per gli estremi per una denuncia querela per danneggiamento con deturpazione di bellezze naturali”.

“L’episodio, correttamente documentato dal gestore del Rifugio Franchetti, ci impone, laddove ve ne fosse ulteriore necessità, un’approfondita riflessione sull’esposizione al pericolo dei nostri beni ambientali di valore assoluto”, prosegue poi l’avvocato teramano.

“Sarà compito di questo Ente perseguire in tutte le sedi possibili e opportune chiunque ponga in essere comportamenti di danno o di semplice esposizione al pericolo dei nostri valori ambientali – assicura – All’esito di una migliore e definitiva relazione finale su quanto occorso, a opera dell’autorità giudiziariamente competente, sarà impegno di questo Ente rendere pubblico l’accertamento verificato, le responsabilità in ipotesi emerse e le azioni di ripristino e risarcimento doverosamente curate”.

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