GRAN SASSO: SEGGIOVIA FONTARI IL 24 MARZO? MA PER OSTELLO MANCANO CERTIFICAZIONI

di Alessia Centi Pizzutilli

14 Marzo 2018 07:00

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – La stagione invernale sul versante aquilano del Gran Sasso, “finita ancor prima di cominciare” secondo gli operatori turistici, ma “salvabile” per il Comune dell’Aquila, dovrebbe partire il 24 marzo, salvo ennesime complicazioni e complice una buona riuscita del collaudo della seggiovia delle Fontari da parte dell'Ufficio speciale trasporti a impianti fissi (Ustif), che dovrebbe iniziare tra giovedì e venerdì prossimi, contestualmente a quello delle caldaie e della rete elettrica dell’Ostello a Campo Imperatore, dove mancherebbero alcune certificazioni, in base a quanto apprende AbruzzoWeb.

Nessun commento dall’amministratore pro-tempore del Centro turistico del Gran Sasso (Ctgs), la partecipata del Comune che gestisce gli impianti in alta quota, Domenico De Nardis, il quale non ha risposto alle telefonate da parte di questo giornale. 

“L’istanza per il collaudo è stata inoltrata al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 14 febbraio scorso – ricorda il direttore dei lavori, Marco Cordeschi – ora è stata fissata la data, ma non è detto che si potrà mettere in funzione l’impianto. Dipenderà, ancora una volta, dalle condizioni meteo”.

Le previsioni, però, da giovedì a lunedì prossimo segnalano bufera e vento forte a Campo Imperatore e, dunque, il tutto potrebbe essere rimandato di nuovo.





Cordeschi, infatti, non azzarda una data precisa.

“Ormai siamo in dirittura di arrivo, ma oltre al meteo, adesso si dovranno risolvere i classici nodi di carattere amministrativo e burocratico, che io non riesco a controllare, quindi non posso indicare un giorno preciso per l’inaugurazione”, spiega.

Potrebbe chiudersi a breve, comunque, un anno difficile per Campo Imperatore dove i lavori dell’impianto di risalita, partiti già in ritardo il 10 luglio dell'anno scorso, hanno subito una serie di stop e rallentamenti a causa delle temperature e delle condizioni meteorologiche proibitive.

A risentire maggiormente di questa situazione, che di fatto è stata caratterizzata da una lunga serie di mancati introiti, festività natalizie, Capodanno e di Carnevale, che nelle altre stazioni sciistiche dell’Aquilano hanno fatto registrare numeri da record, gli operatori turistici, che più volte e a gran voce hanno chiesto maggiore trasparenza all’amministrazione del Ctgs e al Comune, risposte concrete e un sostegno reale.





Altro discorso per le strutture ricettive.

Lo storico hotel sarà chiuso per questa stagione e la prossima per scelta dell’amministrazione comunale, che ha deciso di puntare sull’Ostello, appena restaurato, che ha trovato, tramite trattativa privata un gestore, ovvero la società “Esso quissi” degli aquilani Daniele e Andrea Mancini, gestori del ristorante “la Capannina lo Zio” dell'Aquila e la “Bottiglieria lo Zio”, per ora chiusa, ma resta in attesa del collaudo delle caldaie.

Infatti, da quanto appreso, la scorsa settimana i tecnici del provveditorato alle Opere pubbliche dell’Aquila, stazione appaltante per le opere previste nel piano industriale del Ctgs, non sono riusciti ad entrare nell’unico ingresso previsto per le caldaie elettriche a causa di oltre tre metri di neve che lo ostruivano ed è stato rinviato a questo fine settimana.

In questo caso e con tutte le certificazioni che al momento sembrerebbero mancare, l’apertura potrebbe esserci prima del taglio del nastro delle Fontari, indicativamente verso l’inizio della prossima settimana.

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