OCCHI PUNTATI SULLA TRIBUTE BAND DI ZUCCHERO

GLICEMIA ALTA E VOGLIA DI FARE MUSICA: ECCO GLI ”ZIO RUFUS”

di Elisa Marulli

2 Ottobre 2010 09:08

L'Aquila -

L'AQUILA – Ascoltandoli dal vivo, a occhi chiusi, si può facilmente credere di assistere a un concerto di Zucchero. Stesso timbro rauco di voce, stessa atmosfera blues dal ritmo travolgente.

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Invece loro sono gli “Zio Rufus & the Funky Gallo band” la tribute band aquilana di Zucchero, composta da Massimiliano Etere alla chitarra, Alessandro Mattei al basso, Federico Serpietri alla batteria, Roberto Canale alle tastiere, Massimo Mucci al sax.

E poi c’è Stefano Sciarra, voce del gruppo e fan sfegatato di Zucchero, al secolo Adelmo Fornaciari. Stefano lo segue da anni e ha visto una decina di suoi concerti, tanto da apparire in prima fila nel dvd ufficiale “Live in Italy” e nell’altro, “Live in Basel”.





“Penso sia l’uomo più inquadrato di tutti concerti!”, afferma Massimiliano, che spiega com’è nata l’idea di formare il gruppo. “Un bel pomeriggio di primavera del 2008 mi fece un colpo di telefono per chiedermi se conoscevo un chitarrista disponibile a suonare in un progetto tutto dedicato a Zucchero, gli risposi che ci avrei pensato. Dopo qualche ora ebbi come una folgorazione e pensai ‘Hey, ma io sono un chitarrista!’”.

Trovati anche gli altri componenti, il gruppo ha iniziato a riunirsi per le prime prove nella camera di Massimiliano, improvvisata sala prove, e poi il debutto ufficiale alla festa della facoltà di Ingegneria, il 1 maggio 2008.

Sulla scelta del nome, Stefano si è basato sullo “Zio Rufus” e il “Funky gallo” citati nella canzone “Per colpa di chi?”, ma è sul logo che hanno dato ampio sfogo alla loro creatività: “Stefano – racconta Massimiliano – disse che aveva in mente un gallo che urla in un microfono e io, in poche fortunate ricerche con Google, ho trovato tutto quello che mi serviva per creare l’immagine che aveva in mente. Logo realizzato in un pomeriggio!”.

Band al completo e immagine vincente. Da lì i Funky Gallo non si sono più fermati, continuano a fare musica con la stessa voglia di sempre e a emozionarsi come se fosse la prima volta sul palco.

“Uno dei concerti più emozionanti – ricordano – fu quello a Piazza San Biagio durante la Perdonanza del 2008. In piazza Duomo suonavano i Finley, ma riuscimmo ugualmente a riempire la piazza. Dall’alto del palco vedevo un mare di teste che arrivava a Via Sassa e dietro di noi la gente si era fermata ad ascoltarci. Era tutto pieno!”.





Un altro ricordo importante per gli “Zio Rufus” è il primo concerto fatto dopo il 6 aprile. “ Era all’aperto – ricordano in un locale del teramano e il pubblico era composto quasi completamente da aquilani. C’era una voglia matta di stare insieme e sono venuti ad ascoltarci dai luoghi dell’esilio post-terremoto. L’emozione era tanta e gli occhi erano lucidi”.

I Funky Gallo, una delle tribute band selezionate dal fan club ufficiale di Zucchero, lavorano molto sulla qualità sonora delle loro esibizioni. “Il risultato – afferma orgogliosamente Massimiliano – è spesso veramente notevole sebbene non facciamo uso di basi. Ognuno di noi ha speso una fortuna in strumentazione, personalmente ho speso praticamente un anno di stipendio. La passione fa fare cose folli! Però è stato tutto ampiamente ripagato dalle grosse soddisfazioni”.

Per quanto riguarda il futuro, i Funky Gallo assicurano di continuare a suonare il loro “Sugar”, anche se hanno anche altri progetti, necessari almeno per salvaguardare la salute: “a forza di suonare Zucchero – scherza Massimilano – la glicemia potrebbe salire troppo”.

Per loro, come per qualsiasi tribute band, parlare con il proprio idolo è un sogno. Ma se fosse possibile, cosa chiedereste a Zucchero? “Adelmooo! Possiamo suonare con te? Per un po’ dopo il terremoto – confessano – c’abbiamo sperato. Abbiamo sognato un concertone, magari in piazza Duomo con ospite d’onore Zucchero in persona!”.

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