GIORNALISMO: IL CENTRO E RETE 8, VERSO DESTINI INCROCIATI SULLA NUOVA DIREZIONE

26 Settembre 2016 08:05

Regione -

PESCARA – Adesso che appartengono allo stesso gruppo editoriale, dopo che è andata in porto la trattativa dell’anno, potrebbero finire per incrociarsi i destini della nomina dei nuovi direttori del quotidiano Il Centro e della televisione Rete 8, due degli organi di informazione più autorevoli d’Abruzzo.

Il giornale è stato ceduto dal gruppo l’Espresso per circa 6 milioni di euro a una cordata di imprenditori composta dal re delle cliniche private, Luigi Pierangeli, che è anche patron di Rete 8, dal costruttore aquilano Luigi Palmerini, dal distributore del Centro Cristiano Artoni e dal manager aquilano Alberto Leonardis.

Quest’ultimo è l’ideatore e regista dell’operazione che ha permesso di superare sul filo di lana l’altro acquirente accreditato, il gruppo di rilievo nazionale guidato dall’imprenditore abruzzese Carlo Toto.

Una cessione avvenuta non per necessità, ma per abbassare il totale complessivo a livello nazionale delle copie vendute dalle testate del gruppo dopo la fusione con la Stampa, che portava a sforare il tetto massimo di legge.

La conclusione della trattativa-lampo è stata accolta con forte preoccupazione dalla redazione, che ha avviato un pacchetto di scioperi e altre proteste come il rispetto al secondo degli orari di lavoro e la sospensione degli inserti.

Senza contare la condizioni degli oltre 100 collaboratori, alcuni dei quali storici, che si trovano ad affrontare un futuro più incerto ancora vista la mancanza di garanzie contrattuali. Comunque, la nuova proprietà ha sempre sottolineato di voler confermare gli attuali livelli occupazionali.





Ma ora è il momento delle prime scelte strategiche tenendo presente che la situazione finanziaria non è rosea: allo stato attuale, secondo quanto appreso da fonti interne, Il Centro perderebbe 700 mila euro l’anno mentre Rete 8 avrebbe al passivo una somma superiore al milioneogni 12 mesi.

Di queste cifre preoccupanti su cui si dovrà necessariamente agire, così come sul futuro delle due direzioni, si è già cominciato a parlare quando i quattro soci si sono riuniti e hanno costituito il nuovo sodalizio.

A tal proposito, dallo strettissimo riserbo che caratterizza la complessa operazione, emerge un’indiscrezione: la ripartizione del pacchetto societario avverrà con proporzioni quasi paritarie, tranne che per Leonardis, che avrà qualche quota in meno ma con compiti operativi a differenza dei compagni di cordata.

Stanno intanto entrando nel vivo le manovre per il passaggio di consegne, visto che la nuova proprietà sarà operativa dal 1° novembre.

È possibile, comunque, che si opti per una strategia di creazione di un unico polo dell’informazione, con conseguenze tutte ancora da soppesare in termini di effetti positivi e negativi.

Andando nel “toto-direttore”, la decisione più urgente è quella della tv, che deve sostituire una figura storica e autorevole come quella di Pasquale Pacilio, scomparso per un grave male il 29 luglio scorso. Per la guida del Centro, Leonardis ha spiegato che almeno inizialmente ci sarà la conferma dell’attuale, Mauro Tedeschini.





Non è detto che il nuovo timoniere della tv vada ad avere voce in capitolo anche sul quotidiano, anzi. Ma andando a costituire un’unica galassia, chissà che la situazione non possa cambiare.

Dopo la prima puntata sui papabili pubblicata da AbruzzoWeb, per l’emittente emergono altre candidaure: un nome salito alla ribalta è quello di Oscar Buonamano, 53 anni, foggiano di nascita ma da oltre trent’anni a Pescara, direttore editoriale di Carsa, con cui ha pubblicato numerosi volumi, e già collaboratore delle pagine della cultura proprio del Centro, oggi conduttore di una trasmissione calcistica su Rete 8.

L’altro nome di questi giorni è Tony Zitella, 55, già cronista dello stesso giornale e dell’emittente Tv6, nonché direttore di un cinema a Lanciano.

Sarebbe fuori dai giochi, invece, rispetto alle ultime settimane, Lorenzo Labarile, storico direttore di tv abruzzesi.

A gestire la delicata operazione, che potrebbe incrociarsi anche con le nomine al Centro, sarà Giovanni Scurti, braccio destro di Pierangeli, che sta gestendo l’intera vicenda.

Ma anche la redazione vuole mettere bocca: il nucleo di cronisti, composto da 8 professionisti in cronaca e 4 nello sport, ha chiesto di dire la sua. (alb.or. – b.s.)

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