GIORNALISMO E FISIOTERAPIA, MA DA NON VEDENTE LA STORIA DI ACHILLE, ”VIVO UNA VITA AUTONOMA”

di Mariangela Speranza

24 Ottobre 2014 08:28

Chieti -

L’AQUILA – Non è vero che i non vedenti non possono condurre una vita normale, lavorare o leggere i giornali.

Lo sa bene Augusto D’Achille, ex giornalista e fisioterapista chietino, che della sua disabilità non ha mai fatto un problema ma che anzi, come egli stesso afferma, ha sempre vissuto un’esistenza molto attiva e intensa anche e soprattutto a livello lavorativo.

Da qualche anno in pensione, negli anni ‘60 Augusto comincia infatti a lavorare come collaboratore presso la redazione teatina del quotidiano Il Tempo, dove rimane per parecchi anni. 

Dopo un po’, quando è già al Messaggero, decide di fondare Audiopress, una rivista d'opinione ‘parlata’ creata appositamente per persone affette da cecità, di cui ricopre la carica di direttore per ben 26 anni. 

Nel frattempo studia e diventa fisioterapista, prestando il suo servizio all’ospedale di Chieti.





E Augusto fa tutto questo senza mai scoraggiarsi, demoralizzarsi o risentire dei disagi propri di chi è affetto da disabilità come la sua.

“Sul posto di lavoro, mai nessuno mi ha fatto pesare il fatto che fossi un non vedente – racconta ad AbruzzoWeb – Certo, non avendo la possibilità di guidare, per la maggior parte del tempo, rimanevo chiuso in ospedale o in redazione, ma una volta lì ero in grado di muovermi liberamente e di occuparmi di talmente tante questioni diverse che chi non mi conosceva faticava a credere che non ci vedessi”.

Il mestiere di giornalista, si sa, comporta però alcuni obblighi come per esempio leggere, informarsi e, soprattutto, scrivere. 

“Ai tempi – precisa Augusto in questo senso – l’informatica non era avanzata come al giorno d’oggi, quindi per scrivere mi avvalevo di apposite macchine dattilografiche. Informarmi, invece, non è mai stato un problema: ero infatti totalmente in grado di leggere il linguaggio braille, anche se la vera svolta è arrivata solo qualche anno fa con l’avvento di Internet”.

Grazie a alla Rete, infatti, non solo l’accesso all’informazione è divenuto molto più semplice ma, a detta dello stesso Augusto, anche le persone non vedenti hanno potuto cominciare ad usufruire dei servizi offerti dai giornali senza dover per forza far riferimento all'alfabeto per i ciechi o alla lettura parlata. 

“Grazie a piccoli e progressivi adattamenti tecnologici da parte delle testate – chiarisce – ora tutti i ciechi hanno la possibilità informarsi a casa propria e in totale autonomia. Anzi, grazie ad una bellissima iniziativa dell’Associazione Guidiamoci, che da anni si occupa delle problematiche dei disabili, abbiamo oggi accesso a ben 28 quotidiani di cui possiamo leggere tutte le notizie, da quelle locali fino ad arrivare anche a quelle nazionali e internazionali”.





Una svolta non di poco conto in un’epoca in cui l'informazione è divenuta determinante, soprattutto per chi, come Augusto, dell'informazione per anni ne ha fatto il proprio mestiere.

“La cosa bella – conclude – è che la maggior parte delle testate ci permette di accedere alle notizie gratuitamente e direttamente da casa nostra, il che vuol dire che, anche da questo punto di vista, stiamo man mano acquisendo sempre più autonomia e, quindi, la possibilità di poter vivere sempre più come persone normali”.

 

 

 

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