PESCARA – “Il consigliere Lorenzo Sospiri si sveglia e all'improvviso si interessa della situazione dell'Azienda Comprensoriale Acquedottistica di Pescara, che non sta certo brillando quanto a gestione dell'acqua pubblica. Il sospetto concreto è che voglia reiterare certe logiche di spartizione del potere che hanno fatto il loro tempo e che questa amministrazione regionale non è più disposta a tollerare”.
Lo afferma Alberto Balducci, vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale.
In particolare ieri l'esponente di Forza Italia aveva definito “irresponsabile” il blocco del bando, da parte dell'Ato, per la nomina del nuovo amministratore dell'Aca.
“Il pretesto – aveva detto Sospiri in una nota – è quello di chiedere chiarimenti e specifiche in riferimento alle possibilità di partecipazione di soggetti in stato di quiescenza, ossia di pensionati” che svolgerebbero l'incarico a titolo gratuito.
Ma per il capogruppo di Forza Italia “Il sospetto concreto è che invece si stiano tentando tutte le strade possibili per assicurare la possibilità di partecipazione e la successiva scelta di alcuni personaggi che, per l'appunto, sarebbero ineleggibili alla guida dell'Ato”.
Sospiri aveva quindi parlato di “estremo tentativo disperato del Pd-partito dell'acqua di rimettere le mani sull'Aca”.
“La richiesta di chiarimenti effettuata dall'Ato – replica Balducci – dovrebbe essere salutata da Sospiri come un atto di doverosa trasparenza, per evitare interpretazioni soggettive delle leggi di settore. Invece apprendiamo di letture personalistiche del dettato normativo, cui segue l'immancabile appello all'amico Mauro Febbo per un passaggio in Commissione vigilanza”.
“Affronteremo questa ennesima prova con la consueta serenità, quella stessa serenità – commenta infine il vicecapogruppo Pd – che il consigliere Sospiri sembra aver perso all'improvviso”.
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