GENERALE CONTI SUICIDA: FAMILIARE ESCLUDE RELAZIONE CON RIGOPIANO, NISTRI AI FUNERALI

19 Novembre 2017 16:08

Regione - Cronaca

SULMONA – “Apprendiamo con immenso dolore come la morte del nostro congiunto sia stata messa in relazione alla tragedia di Rigopiano. Stupisce che questa correlazione sia stata da taluno ipotizzata in assenza di qualsiasi collegamento diretto e indiretto tra l'attività svolta da Guido e le vittime di Rigopiano. Tutto ciò aggiunge dolore al dolore”.

È quanto riferisce all'Ansa un familiare dell'ex generale dei carabinieri forestali Guido Conti che si è suicidato nelle campagne di Pacentro (L'Aquila) due giorni fa.

In una delle due lettere ai familiari l'ex investigatore protagonista del processo sulla mega discarica di Bussi sul Tirino (Pescara), aveva infatti scritto che “da quando è accaduta la tragedia di Rigopiano la mia vita è cambiata. Quelle vittime mi pesano come un macigno. Perchè tra i tanti atti ci sono anche prescrizioni a mia firma. Non per l'albergo, di cui non so nulla, me per l'edificazione del centro benessere”.

L'autorizzazione si riferisce all'ok per la piscina e al rischio frana dell'impianto.





Nella lettera Conti prosegue chiedendosi “Potevo fare di più? Nel senso potevo scavare e prestare maggiore attenzione in indagini per mettere intoppi o ostacolare quella pratica? Probabilmente no ma avrei potuto creare problemi, fastidi. Vivo con il cruccio”, conclude.

“Rigopiano è stato uno dei motivi che mi hanno convinto a lasciare il mio lavoro o a tentare di fare altro o a disinteressarmi di tutto questo. Non vivo, vegeto, facendo finta d'essere vivo”, si legge in un altro passaggio della missiva del generale.

“La pubblicazione del contenuto delle lettere, tuttora sconosciuto a noi familiari, ci lascia profondamente amareggiati e aggiunge dolore al dramma che ci ha colpito”, afferma il parente di Conti.

Questa mattina nella sala delle udienze del tribunale di Sulmona è intanto stata aperta la camera ardente. Da subito il palazzo di giustizia è diventato meta di pellegrinaggio. In tanti hanno voluto rendere omaggio alla salma del generale: tra questi il procuratore della Repubblica Giuseppe Bellelli, il presidente del tribunale Giorgio Di Benedetto e i colleghi della forestale con i quali Conti ha condiviso gli anni passati al comando della stazione di Sulmona.





Vicino alla bara la moglie Anna e le figlie Arianna e Federica e la sorella di Conti, Silvia, comandante della sezione della Polstrada di Pescara.

La camera ardente resterà aperta fino alle 20 di oggi e riaprirà domani alle 9,00. Alle 15,00 i funerali nella chiesa di Santa Maria della Tomba, ai quali parteciperanno il comandante interregionale 'Ogaden' dei Carabinieri, generale di corpo d'armata Giovanni Nistri, e il generale Davide De Laurentis, vicecomandante del Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare, oltre ai comandanti regionali e provinciali dei Carabinieri territoriali e forestali di Abruzzo e Molise.

Ieri la figura di Conti è stata ricordata con commozione dal comandante della Legione Carabinieri Abruzzo e Molise, il generale di brigata Michele Sirimarco, nel Santuario di Santa Maria di Canneto a Roccavivara (Campobasso), durante la celebrazione della 'Virgo Fidelis', patrona dell'Arma dei Carabinieri, alla presenza di moltissimi militari dell'Arma, territoriali e forestali, in servizio e in congedo, provenienti dalle due regioni.

Sirimarco ha sottolineato “l'entusiasmo operativo e l'orgoglio del generale Conti di appartenere alla nuova famiglia dell'Arma nell'incarico assunto a gennaio scorso di comandante regionale di Umbria e Molise, ricordando che proprio nell'Arma era entrato come Sottotenente di complemento prima di intraprendere la lunga militanza nel Corpo Forestale”.

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