GARANTE DETENUTI: CHIAVAROLI, ”IL CONSIGLIO REGIONALE VOTI BERNARDINI, NCD PRONTO A FARLO”

29 Giugno 2016 14:58

Regione - Politica

L'AQUILA – “Ho più volte sollecitato la nomina del garante dei detenuti. Non può essere derubricato a tema politico, perché è un tema istituzionale. Mi auguro che il Consiglio regionale abruzzese dimostri maturità. La persona che è stata indicata, Rita Bernardini, è del resto una delle migliori figure nel panorama italiano”.

Così il sottosegretario alla giustizia Federica Chiavaroli, senatore abruzzese del Nuovo centro destra, parlando a margine della visita al super carcere dell'Aquila, della questione della nomina del garante dei detenuti in Abruzzo, che il consiglio regionale da mesi non riesce a fare per l'impossibilità, finora, di raggiungere la maggioranza qualificata di 21 voti.





A tale proposito, l'esponente di Ncd ha annunciato che il consigliere regionale del suo stesso partito Giorgio D'Ignazio voterà la Bernardini, nonostante sia all'opposizione del governo regionale di centrosinistra. Considerando che il centrosinistra ha 18 consiglieri, per raggiungere la quota mancano altri due esponenti delle opposizioni che decidono di indicare l'esponente dei radicali, e grande amica di Marco Pannella, Rita Bernardini.

“D'Ignazio, all'opposizione, è pronto a votare la Bernardini – spiega ancora la Chiavaroli -. Parlerò anche con gli altri esponenti di centrodestra” conclude il sottosegretario.

Chi non ne vuol sapere è invece il Movimento cinque stelle, che ha cinque rappresentanti in Consiglio, visto che a loro dire l’esponente radicale ha una condanna penale in primo grado, a seguito di un atto di disobbedienza civile a favore della depenalizzazione delle droghe leggere.





Il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, ha proposto il metodo “del bastoncino” cioè la indicazione da parte di ciascun consigliere del candidato in una urna con l'intesa tra le forze politiche che il più votato sarà nominato.

Il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Gatti, solo ieri a margine della seduta del Consiglio, che ha rimandato ancora una volta la nomina del garante, ha ribadito a nome del suo partito, che non è accettabile l’imposizione della candidatura della Bernardini da parte di D’Alfonso. Una questione soprattutto di metodo, insomma, per Gatti, che ha ha anche ironizzato sui bastoncini di D’Alfonso: “Non ho ancora ben capito di che gioco si tratti”.

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