GALLERIA SERRALUNGA: ANAS, ”SARA’ APERTA ENTRO FINE ANNO”

10 Luglio 2012 10:55

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA -Questa mattina è stato abbattuto il diaframma della galleria Serralunga sulla strada statale 696 “del Parco Sirente Velino” a Rocca di Cambio, in provincia de L’Aquila.

La galleria “Serralunga”, lunga 1.299 metri (dei quali 48 metri in galleria artificiale), rientra nei lavori di realizzazione del collegamento viario tra la Piana di Campo Felice e l’Altopiano delle Rocche della strada statale 696 “del Parco Sirente Velino”, per una lunghezza complessiva di 2,5 km.
 

“Con la costruzione della galleria Serralunga – ha dichiarato l’Amministratore Unico di Anas Pietro Ciucci – la strada statale 696 avrà continuità collegandosi dallo svincolo di Tornimparte della A24 Roma-L’Aquila-Teramo, attraverso la Piana di Campo Felice e la galleria in costruzione, con il versante della Piana di Campo Felice. In questo modo, si raggiungeranno facilmente gli abitati di Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, Ovindoli e Celano. Inoltre, si otterrà anche il collegamento tra le due autostrade A24 e A25, considerato che l’abitato di Celano è collegato anche dall’autostrada A25 Roma-Pescara”. 

Il tracciato, che si sviluppa interamente nel comune di Rocca di Cambio, ha inizio in località “La Brecciara”, attraverso un tratto di 1.060 metri, e prosegue con la galleria “Serralunga” terminando con una rotatoria sulla Piana di Campo Felice, al km 18,500 della strada statale 696. La galleria ha una pendenza longitudinale del 4,5% e si sviluppa prevalentemente in rettilineo, collegando il versante di Campo Felice con l’altopiano di Rocca di Cambio. All’interno della galleria sono previste piazzole di sosta di emergenza, nonché l’installazione dell’impianto S.O.S, dell’impianto antincendio, di ventilazione, la segnaletica verticale luminosa di emergenza e l’installazione di otto pannelli a messaggio variabile interfacciati con il sistema di supervisione. È stato, inoltre, previsto un impianto di controllo del traffico con tripla tecnologia, utilizzando una combinazione di radar doppler, ultrasuoni e infrarossi passivi in un’unica apparecchiatura.





I lavori, che furono consegnati nel febbraio 2009 all’impresa SAFAB S.p.A. e che dovevano essere completati in 600 giorni, con ultimazione prevista nell’ottobre 2010, hanno subito una sospensione, a seguito dell’informazione interdittiva pervenuta dalla Prefettura di Roma relativa alla ditta appaltatrice.  L’Anas, quindi, nel gennaio del 2011 ha avviato le procedure di rescissione del contratto di appalto che si sono concluse nel luglio 2011, interpellando progressivamente i soggetti che hanno partecipato all’originaria procedura concorsuale (e che risultavano dalla relativa graduatoria) in modo da stipulare un nuovo contratto di affidamento per il completamento dei lavori. È stata, quindi, formalizzata la nuova aggiudicazione alla terza classificata, la ditta Oberosler Cav. Pietro S.p.A. di Bolzano e nel dicembre 2011 sono stati consegnati i lavori.
 

“Siamo certi di poter onorare l’impegno – ha concluso l’Amministratore Unico di Anas Pietro Ciucci – di completare entro la fine di quest’anno i lavori che procedono a pieno ritmo e con una produzione mensile di circa 700 mila euro”

 “Abbiamo accelerato fortemente ma abbiamo dovuto superare una gran quantità di problemi per realizzare l’opera che contavamo di aver finito già da qualche mese che poi per complicazioni di carattere amministrativo e per la difesa della legalità abbiamo dovuto ripartire, uno stop and go che ha determinato un qualche ritardo. Però negli ultimi sei mesi l’impresa ha lavorato veramente di gran carriera, siamo qui oggi, il collegamento oggi c’è, è una tappa importante si tratta di rifinirlo. L’appuntamento è per l’apertura definitiva, prima di Natale, in tempo per la stagione invernale”.

L’investimento totale ammonta a circa 25 milioni di euro, dei quali oltre 19 milioni per lavori comprensivi degli interventi già eseguiti dalla precedente impresa appaltatrice.  

LETTA: “OPERA CHE DEVE UNIRE E NON DIVIDERE”





“Un ritardo che non è certo dovuto dall’Anas ma in parte dovuto anche al carattere, alla tenacia alla tigna degli abruzzesi e alle tante vicende che in questi 40 anni hanno di volta in volta riaffacciato e riaperto questo sogno e poi lo hanno respinto indietro”. Lo ha detto l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Gianni Letta, a margine della cerimonia di abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria Serralunga nel Comune di Rocca di Cambio.

“Non c’è dubbio – ha ricordato – che la valorizzazione di queste montagne passa per Aldo Iacovitti che per primo concepì la valorizzazione di Campo Felice, Monte Cagno, intuendo che l’avvenire di questa bellissima zona dell’Aquila poteva realizzarsi solo unendo le montagne del Sirente e del Velino, andando sotto passando per le viscere per realizzare quella continuità che solo poteva consentire anche all’Abruzzo di poter competere con le piu’ celebrate montagne sciistiche italiane”.

“Quante volte nel corso degli anni con le polemiche – ha aggiunto Letta – abbiamo sentito dire ‘non siamo il Trentino Alto Adige’, ma per fortuna da Bolzano è arrivata la società che fondendo il carattere, la tenacia, l’impegno il talento degli abruzzesi ha dimostrato che collaborando insieme si può realizzare anche qui nel cuore dell’Appennino qualcosa di simile che i Trentini ci hanno insegnato a fare”.

“Questa – ha quindi oservato l’ex sottosegretario – è un’opera che deve unire e non dividere, deve unire una provincia tutta bella che troppe volte ha visto ritardare il suo sviluppo per qualche polemica di troppo. Una regione che esce dalla tragedia del terremoto e che da quella esperienza deve trarre piu’ forza per ritrovare una energia per assicurare un avvenire migliore ai propri figli. Una regione aperta ai flussi turisitici, alle tecnologie ed anche su quelle infrastrutture che oggi sono indispensabili. La galleria di Serralunga entra nella storia nella pagina fondamentale dello sviluppo della di questa regione ed ecco perche’ siamo grati all’Anas”.

 

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