FURTI: ‘NO’ DEL PREFETTO ALECCI A RONDE DI CITTADINI ‘CI SONO FORZE DELL’ORDINE’

30 Novembre 2015 10:08

L'Aquila -

L'AQUILA – Il prefetto dell'Aquila Francesco Alecci dice “no” all'intenzione dei cittadini aquilani di organizzare ronde notturne a tutela del territorio colpito da un'ondata incessante di furti e rapine. 

“La legge attribuisce allo stato la difesa del territorio – afferma – Non si può farsi giustizia da sé, altrimenti non è più una Repubblica democratica, ma un insieme di selvaggi”. 





Le ronde vanno scongiurate perché secondo il prefetto “oltre a mettere a rischio l'incolumità dei cittadini stessi, è giusto attenersi sempre al dettato normativo. La legge attribuisce alle forze dell’ordine il controllo e non lo fa perché esso lo deleghi alla guardiania privata o alle ronde dei cittadini”.

“La professionalità e la sicurezza delle forze dell'ordine sono diverse dalla voglia del soggetto, che magari ha ancora una ferita aperta per un furto subito di farsi giustizia da sé – sottolinea – Bisogna avere fiducia nelle forze dell’ordine. Con le ronde ci sarebbe in cui da una parte ci sono i delinquenti, dall’altra quelli che non li vogliono che però agiscono in maniera altrettanto negativa”. 

Poi la stoccata ancora una volta al Comune dell'Aquila in ritardo di anni sul piano di videosorveglianza a tutela del centro storico e delle aree sensibili della periferia.





“Le telecamere non sono la soluzione del contrasto al crimine, ma sono in ogni caso necessarie perché fungono da deterrente e da aiuto al lavoro delle forze dell’ordine – prosegue il prefetto – Si tratta di semplici impianti che tutto il mondo ormai possiede, eccetto qualche città importante capoluogo di regione. Ma noi abbiamo fiducia e infatti continuiamo ad insistere nei confronti dell’amministrazione dell’Aquila”. 

In riferimento alle ronde dei cittadini poi rimarca: “I risultati non sono mai venuti dalle ronde e infatti i furti continuano ad esserci”.

“Furti e rapine vanno contrastati con professionalità e sicurezza ad opera di polizia, carabinieri, guardia di finanza e corpo forestale, ma anche delle polizie municipali e provinciali. Se noi siamo carenti nella prima fase di realizzazione di un sistema di difesa, andremo avanti in una situazione confusa e incerta”, conclude. (m.gal.)

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