FUMANO A SCUOLA: MULTATI DAI NAS DUE STUDENTI IN ISTITUTO CHIETI

10 Novembre 2018 16:00

Chieti - Cronaca

CHIETI – Li hanno beccati nel bagno della scuola con le sigarette accese. Due studenti sono stati multati dai carabinieri del Nas di Pescara: è successo all'Istituto tecnico commerciale e per geometri Galiani-de Sterlich. 

Ora i ragazzi scoperti a fumare nella sede di via Ricci dovranno pagare una sanzione di 55 euro a testa, come riporta Il Centro. Eppure, nei locali scolastici, sono ben in vista i cartelli che segnalano il divieto di fumo. 

Con tanto di indicazione delle conseguenze alle quali va incontro chi non si attiene alla normativa. 





Quando è scattato il blitz dei militari diretti dal maggiore Domenico Candelli, quei due alunni che frequentano il quarto e il quinto superiore non erano gli unici che non stavano rispettando le regole. 

Ma i loro compagni hanno fatto appena in tempo a lanciare i mozziconi dalle finestre. Per il momento, dunque, hanno evitato la contravvenzione. Ma i controlli, sempre più frequenti con la riapertura delle scuole, potrebbero ripetersi nelle prossime settimane a Chieti come in tutta la regione. 

Con una premessa: il divieto di fumo è esteso nei cortili, come d'altronde i presidi di quasi tutte le scuole hanno ribadito con recenti circolari. 

I carabinieri del Nas hanno fatto verifiche anche nelle aree esterne al Galiani. Soprattutto nella zona che si affaccia sulla villa comunale – tra foglie, cartacce, bottiglie di plastica, lattine e rifiuti di ogni genere – sono state trovate numerose cicche di sigaretta, anche recenti. Le foto scattate ieri pomeriggio lo confermano: lo scenario è di degrado totale. 





I militari hanno dunque segnalato la criticità, oltre che alla scuola, anche al sindaco Umberto Di Primio: quelle aree vanno ripulite al più presto perché potrebbe essere concreto il rischio di incendio. 

La prevenzione nell'ambito della lotta al tabagismo e al fumo passivo rientra tra i compiti dei carabinieri del Nas, che sono stati incaricati dal ministero della Salute per i controlli in ospedali, scuole, università e altri luoghi pubblici. 

Le verifiche sono diventate ancora più ferree dopo l'entrata in vigore, nel 2016, della nuova normativa antifumo che vieta, tra l'altro, di accendere le sigarette “all'esterno delle strutture ospedaliere, nelle pertinenze dei reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico”.

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