‘FRANCAVILLA MARINA DI CHIETI’:GUERRA SU FACEBOOK PER LA FRASE DI DI PRIMIO

di Arianna Iannotti

23 Giugno 2015 08:31

Chieti -

CHIETI – Chieti e Francavilla al Mare (Chieti) si guardano in cagnesco. Per fortuna solo attraverso le pagine di Facebook.

A scatenare la mega polemica che ha infiammato il web è una frase pubblicata sul social network dal sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, che ha definito Francavilla come la “Marina di Chieti”. 

Apriti cielo. Da due giorni teatini e francavillesi continuano a battibeccarsi tra loro. Nel dibattito è intervenuto anche il sindaco della città rivierasca, Antonio Luciani, che risponde a Di Primio appellandosi a due grandi nomi della storia della letteratura, Francesco Paolo Michetti e Gabriele d’Annunzio, ma poi torna ai giorni nostri per tirare qualche colpo sotto la cintura.





“Noi francavillesi siamo ospitali . attacca Luciani – L'ospitalità l'abbiamo imparata da Michetti, uno dei più grandi artisti abruzzesi di sempre. Ebbene dobbiamo essere all'altezza della nostra storia e rispondere con la nostra cortesia immensa come il mare che, diciamocelo, qualcuno ci invidia. Sarebbe troppo facile replicare che colui che parla in realtà è il sindaco della collina di Francavilla al Mare ma non lo faremo. Abbiamo troppo rispetto per gli oltre 35.000 amici di Chieti che non lo hanno votato. Certo sarebbe bello sapere cosa ne pensano quei politici Francavillesi di centrodestra che sono andati a Chieti a festeggiare con lui la sua elezione”.

La risposta di Luciani fa capire che il clima elettorale non si è ancora svelenito. E d’altronde a Chieti le elezioni comunali sono appena terminate, a Francavilla, invece, il sindaco ha da poco annunciato la sua candidatura per le prossime comunali, avviando di fatto la campagna elettorale.

E visto che quella di Di Primio è andata così bene soffiando sul vento del campanilismo, forse un pensierino ce l’avrà fatto anche Luciani.

Ma, a sottolineare che la battuta del sindaco di Chieti non è stata indolore per Francavilla, c’è anche la posizione di personaggi del centrodestra come Daniele D’Amario, responsabile provinciale di Forza Italia, che sono intervenuti nel dibattito virtuale per prendere le distanze da Di Primio.





Il sindaco di Chieti, visto il putiferio suscitato, il giorno successivo ha cercato di gettare acqua sul fuoco con un nuovo post su facebook: “Figuriamoci se proprio io mi metto ad offendere i francavillesi. Chi mi conosce sa essere cosa impossibile. Visto che in molti hanno le fregole per quello che ho scritto, su Francavilla mi spiego meglio. Ho chiamato Francavilla “Marina di Chieti” perché ieri mattina andando al mare sono stato fermato da tanta gente, molta di Chieti, che mi ha fatto i complimenti per la rielezione. Ho anche detto mi sembrava di stare alla Trinità, proprio per la tanta gente di Chieti. È innegabile che Francavilla è la spiaggia dei teatini, che spesso hanno casa a Francavilla, pagano le tasse a Francavilla delle quali godono tutti, soprattutto i francavillesi che ci vivono tutto l'anno. Questo volevo dire”.

Ma le spiegazioni non hanno sortito l’effetto sperato. La polemica non si è spenta e Di Primio ha ripubblicato un nuovo scritto: “Sul post messo su Francavilla registro la scompostezza di troppa gente, anche con incarichi regionali e vecchi segretari del presidente della Regione, oltre ad una diffusa maleducazione. Non ho detto nulla di offensivo, non ho sminuito alcuno, quindi non devo chiedere scusa a nessuno. Chi si sta tanto agitando, evidentemente, è affetto da una profonda frustrazione, qualcuno si sente inferiore, altri cercano di fare un po' di propaganda…”

Alla fine arriva un altro lungo intervento del sindaco di Chieti, in cui, pur scrivendo un “per favore basta!” in realtà sposta l’attacco sul piano squisitamente politico e accusa Luciani di essere stato “ospite di Chieti” qualche settimana fa, “quando insieme al suo amico D'Alfonso è venuto a sostenere il mio avversario alle elezioni elezioni che il centrosinistra ha perso, forse, anche per la loro presenza”.

In modo forse ancora troppo rude, comunque Di Primio ribadisce ancora una volta la sua assoluta non volontà di offendere Francavilla, memore forse di quanto successo con quella infelice battuta di qualche anno fa, quando durante una trasmissione televisiva, aveva definito l'allora allenatore del Pescara, Zdenek Zeman, un “mezzo rom”.

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