FORZA ITALIA: NASUTI E LA CENA SUL TRABOCCO, ”NIENTE NOMINE”

di Filippo Tronca

21 Maggio 2015 08:14

L'Aquila - Politica

VASTO – “Di tutto abbiamo parlato tranne che di nomine dei vice coordinatori provinciali, che comunque saranno fatte a breve. È stata solo una bella rimpatriata tra amici, tra persone che vogliono far tornare a vincere Forza Italia e dire basta alle polemiche sterili”.

A parlare ad AbruzzoWeb è Emilio Nasuti, ex consigliere regionale azzurro, che ha organizzato una cena sul trabocco Punta Cavalluccio  di Rocca San Giovanni (Chieti), a cui hanno partecipato una trentina di esponenti del partito abruzzese.

Cena dipinta, dai dissidenti nel partito, come una sorta di riunione esclusiva per la composizione degli organigrammi provinciali. E alla quale non hanno preso parte quelli dell’area ex Alleanza nazionale, in primis i consiglieri regionali Lorenzo Sospiri, che pure è capogruppo all'Emiciclo, e Mauro Febbo, ai ferri corti con il coordinatore regionale, Nazario Pagano.

Non c'erano perché, ringhia Nasuti, “a casa mia invito solo chi mi invita e loro non mi invitano alle loro cene”. Successivamente Nasuti ha contattato la redazione di AbruzzoWeb precisando di riferirsi al solo Febbo.

La replica velenosa di Sospiri arriva su Facebook, dialogando con Alessandra Sciullo, ex componente del direttivo provinciale del Popolo della libertà dell'Aquila.

Oltre a Pagano e Nasuti, c’erano invece i neo coordinatori provinciali Daniele D’Amario (Chieti), Vincent Fanini (Teramo) e Carlo Masci (Pescara), quest’ultimo ex assessore regionale al Bilancio e leader del movimento civico Pescara futura. E l’unica riconfermata, l’aquilana Antonella Di Nino (L'Aquila).





Tra gli aquilani Guido Liris, vice coordinatore regionale del partito, e capogruppo Fi in Consiglio comunale dell’Aquila, Luca Ricciuti, ex consigliere regionale, Paolo Federico, candidato presidente alle ultime provinciali dell’Aquila. Antonio Morgante, dirigente marsicano di Forza Italia, Maurizio Bianchini, vice presidente regionale. Il consigliere Emilio Iampieri non c’era, ma la sua assenza era giustificata.

Tra i teramani Paolo Gatti, vice presidente del Consiglio, Maurizio Brucchi, sindaco di Teramo, ex coordinatore provinciale, Jwan Costantini e Giacomo D'Ignazio.

Tra i chietini Giuseppe Tagliente, ex presidente dell'aula di palazzo dell'Emiciclo.

Tra i pescaresi Luigi Arbore Mascia, consigliere comunale di Pescara ed ex sindaco, Guido Cerolini Forlini coordinatore comunale a Pescara, Eugenio Seccia, vice presidente regionale.

Hano preso parte ala cena anche due cittadini che hanno presentato un'iniziativa di beneficenza per il Nepal, colpito da un devastante terremoto.

“Si è parlato del futuro di un partito che, se non imprime una svolta, se non riconquista i territori e parla dei problemi della gente, rischia di finire nell’ombra per i prossimi trent’anni”, assicura Nasuti, ma non delle nomine di coordinatori, presenti alla cena, e i loro vice, molti tra i commensali erano tra i papabili, che sta scaldando gli animi all’interno.

Tra i “non invitati”, forti sono infatti ancora le polemiche nei confronti di Pagano per aver sostituito il 2 maggio scorso i vecchi coordinatori, Tiziana Magnacca (Chieti), il già citato Brucchi, (Teramo), Lucio Petrocco (Pescara), con figure di natura nebulosa, coordinatori o commissari, ancora non è chiaro.





E questo senza il necessario ok del livello nazionale che, assicurano fonti interne al partito, è ora irritato con Pagano, che ora rischierebbe il posto, dopo la tregua imposta fino alle elezioni amministrative del 31 maggio e alle regionali in territori chiave d'Italia.

Polemiche anche, a caduta, sulle nomine imminenti dei vice coordinatori, perché non sarebbero previste dallo statuto, a supporto di commissari provinciali, e che, dunque, non potranno essere ratificate da Roma.

AbruzzoWeb ha provato più volte a raggiungere telefonicamente Pagano, risultato irreperibile. A prendere le sue difese Nasuti, che anzi attacca chi “gioca allo sfascio con sterili polemiche”.

“Pagano non ha fatto nulla che non sia stato condiviso con il partito nazionale – ribadisce l’ex consigliere – e a chi nel partito vuole fare opposizione, parlasse di contenuti, di cose serie, non di organigrammi del partito”.

Per Nasuti “è sciocco dissotterrare l’ascia di guerra solo perché non sono graditi i coordinatori che ha scelto legittimamente Pagano, e prevedo a breve, i vice coordinatori. E non capisco – aggiunge – perché si dica che non sono previsti dallo statuto, perché è evidente che così non è. Vice coordinatori che saranno scelti, anche qui in accordo con Roma dagli attuali coordinatori. Forza Italia piaccia non piaccia, funziona così. Chi non è d’accordo se faccia una ragione, e ne tragga le conseguenze”.

A proposito di polemiche, a commento di una foto che ritrae i tre partecipanti alla cena. Sospiri commenta su Facebook: “Ma non vi sputavate in faccia fino a qualche giorno fa? Miracoli delle debolezze ma sono le unioni che fanno la differenza, non la somma di debolezze”.

E poco più sotto la Sciullo che fa osservare a Sospiri: “Tu che sei capogruppo in Consiglio regionale non sei stato invitato? Era presente solo lo ‘zoccolo duro’ del partito”.

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