FONDI FAS: SBLOCCATI 612 MILIONI; CHIODI ESULTA, IL PD: ”ERA DOVUTO”

22 Settembre 2011 14:25

Regione - Economia

L’AQUILA – Si sblocca la vicenda dei 612 milioni di euro dei Fondi per le aree sottoutilizzate destinati all’Abruzzo.

È quanto emerso al tavolo romano del “Patto per l’Abruzzo”, adesso bisognerà soltanto aspettare l’approvazione da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe), prevista per la prossima settimana, per incassare il trasferimento da parte dello Stato.

Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, presente all’incontro, ha parlato di “ottimo segnale da parte del governo nei confronti dell’Abruzzo” e di una prova di “grande maturità da parte della classe dirigente regionale”.

Al governatore ha replicato il capogruppo del Partito democratico, Camillo D’Alessandro, anch’egli parte della delegazione che si è recata a Roma, che ha parlato di “un primo passo” che, però, “non ha nulla di storico”.

LA PROSSIMA SETTIMANA I FONDI FAS PER L’ABRUZZO  

La prossima settimana andrà all’esame del Cipe l’approvazione dell’intero Par-Fas della Regione Abruzzo, un fondo da 612 milioni di euro.

Lo ha assicurato il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, ai componenti del “Patto per l’Abruzzo”, dopo che una delle richieste più importanti inserite nel documento unitario riguardava proprio i Fas.

Il ministro Fitto ha spiegato al Patto l’iter che si è dovuto attuare per arrivare all’esame dell’intero Par-Fas, spiegando che solo l’Abruzzo e il Molise hanno avuto l’approvazione per intero del Par-Fas e non per progetti.

Il via libera, che dovrebbe arrivare la settimana prossima dal Cipe, libererà somme del Fas per 612 milioni di euro, somma già depurata dei fondi, 160 milioni di euro, che all’inizio dell’anno sono stati dirottati per ripianare il debito della sanità regionale.

Per quanto riguarda, invece, le infrastrutture il Patto ha avuto rassicurazioni che il prossimo Consiglio dei ministri darà il via libera all’Intesa generale quadro con le regioni italiane.





Per l’Abruzzo le somme indicate nell’Intesa ammontano a 900 milioni, ma il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli ha specificato che allo stato sono disponibili 200 milioni di euro.

CHIODI: ”PROVA DI MATURITA’ DELLA POLITICA ABRUZZESE”

La riunione del Patto con i rappresentanti del governo “sancisce il grande senso di responsabilità e maturità dell’intera classe dirigente abruzzese che di fronte alle difficoltà di un intero territorio regionale si è presentata unita e compatta”.

È stato questo il commento del presidente della Regione, Gianni Chiodi, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Gianni Letta e i ministri Matteoli e Fitto.

“Questo non è mai stato fatto prima e il confronto con il governo è sempre un momento importante. A questo governo abbiamo detto che la Regione ha fatto la sua parte riducendo il debito, agendo in maniera strutturale sulla sanità regionale, azzerando il deficit e riducendo gli sprechi con l’abolizione delle società controllate. Con queste credenziali ci siamo presentati al governo che, in questo senso, ci giudica credibili”.

Dal governo è stata soprattutto apprezzato “il metodo che abbiamo adottato per presentare richieste e strumenti necessari per il rilancio dell’economia regionale. È stato ribadito dal sottosegretario Letta la forza di questo Patto che dà sostanza alle richieste dell’Abruzzo”.

“L’elemento significativo – ha aggiunto Chiodi – è che questo incontro con il governo, che è stato concesso riconoscendo l’unicità e la straordinarietà di questa soluzione che potrebbe diventare anche modello nazionale, è destinato a durare e quindi ad avere un seguito in modo da monitorare anche le fasi del confronto”.

D’ALESSANDRO (PD): ”TRIONFALISMI FUORI LUOGO”

“È sbagliato e dannoso per le ragioni dell’Abruzzo dire che l’incontro di ieri a Roma con il Governo è stato un incontro storico e straordinario. Se tutto si concludesse con quell’incontro, la riunione a Palazzo Chigi potrebbe essere considerata un fallimento ma se si tratta dell’inizio di un lavoro vero sulle singole questioni, si tratterebbe di un primo passo, ma comunque nulla di storico e di eccezionale”.

Nessun trionfalismo, invece, da parte del capogruppo del Pd, Camillo D’Alessandro, che ieri ha preso parte al vertice romano.

Dicendo la sua su quanto avvenuto, D’Alessandro ha spiegato che oggi l’Abruzzo “ha avuto ciò che gli spettava dal 2007, quindi non ci sono state concessioni” ma l’aspetto più negativo è legato al fatto che “non ritengono che l’Abruzzo viva una condizione eccezionale dovuta sia alla crisi che al terremoto. Da questa peculiarità nasce la vertenza Abruzzo ma tale straordinarietà non ci è stata riconosciuta”.





“L’approvazione dei fondi Fas – ha detto ancora il rappresentante dell’opposizione – è solo un primo passo perché non sappiamo niente altro sulle somme e comunque è singolare che Chiodi dica che l’Abruzzo è stata l’unica regione accolta a Roma perché in realtà per tre volte Chiodi ha provato a farsi approvare i fondi Fas e non ci è riuscito”.

D’Alessandro si è soffermato anche sul tema delle infrastrutture: “il 30 maggio 2009 noi dicevamo che i 6 miliardi destinati all’Abruzzo erano senza copertura e oggi scopriamo che avevamo ragione. Quei 6 miliardi e 960 milioni sono diventati 206 milioni che non bastano per attrezzare una partita competitiva. E poi non sono arrivate risposte né per il Master plan né per il Piano del Sud”.

“Chiodi sappia – ha concluso – che non riuscirà a rompere il Patto, nonostante ci abbia provato”.

Il Pd chiede, tra l’altro, che “la questione del terremoto torni ad essere una questione nazionale” mentre ad oggi “non sono previsti fondi in più per il sisma”.

Il consigliere regionale Giuseppe Di Luca ha criticato il presidente della Regione che “rinuncia a combattere per l’Abruzzo” e si è augurato che “non ci troveremo nelle stesse condizioni di Lampedusa”.

PDL: “RISULTATI GRAZIE A CAPARBIA CHIODI”

 “Non pensiamo certo che ‘tutto va ben, madama la marchesa’, ma non è corretto sostenere, come fanno i colleghi del Pd, che la riunione di ieri a Roma sui fondi Fas non sia stato un successo”.

Risponde così il portavoce del Gruppo Pdl in Regione, Riccardo Chiavaroli, alle affermazioni del Pd, che in una conferenza stampa ha voluto ridimensionare il senso dell’incontro con il Governo.

“Quanto stabilito ieri nel confronto con il Governo – dice Chiavaroli – non solo è un dato molto positivo che per l’Abruzzo si trasformerà in risorse certe e contribuirà a rinforzare il clima di fiducia per il futuro di cui tutti abbiamo bisogno, ma spazza via le lunghe polemiche sulla presunta mancanza di attenzione che il governo di Gianni Chiodi riscuote a livello nazionale. Anzi credo sia innegabile che gran parte dei buoni risultati ottenuti siano dovuti all’azione caparbia, costante, efficace del Presidente Chiodi e dei parlamentari del Pdl che tutti assieme hanno sempre lavorato nella giusta direzione, senza mai lasciarsi tentare dal desiderio di abdicare al propio ruolo a favore della superficiale polemica locale, come spesso invece hanno fatto alcuni esponenti di opposizione”.

“Il Patto per l’Abruzzo – conclude Chiavaroli – è un metodo che si è rivelato vincente e che altre realtà si apprestano a seguire: proprio per questo e proprio a partire dai risultati raggiunti, credo sia utile ed opportuno che per il bene dell’Abruzzo, prima ancora che per le singole parti, nessuno ne sminuisca il valore”.

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