FOLLA AI FUNERALI DI ITALO, UCCISO A VASTO; PARROCO, ”SI FERMI ONDATA ODIO”

4 Febbraio 2017 12:12

Chieti - Cronaca

VASTO – Centinaia di persone hanno raggiunto la chiesa del Sabato Santo, a Vasto (Chieti), per i funerali di Italo D'Elisa, il 21enne ucciso a colpi di pistola mercoledì scorso davanti al Drink Bar in via Perth. Il corteo si è mosso dall'ospedale della città, dove era stata allestita la camera ardente e dove in tanti hanno voluto rendere omaggio alla salma del giovane, come tanti hanno deposto fiori e lumini sul luogo della tragedia.

La banda di Chieti, con una marcia sinfonica, ha accolto all'arrivo, sul sagrato della chiesa del Sabato Santo a Vasto, la bara bianca del giovane. Nel saluto introduttivo il parroco, don Antonio Totaro, ha ammonito i presenti: “Si fermi questa ondata di odio. Basta con questa violenza. Non si può andare avanti con l'odio. Due vite completamente spezzate. Ha perso la città. Noi abbiamo perso”.





Il sacerdote ha portato le condoglianze delle famiglie Di Lello e Smargiassi. “È qui presente il fratello di Roberta” ha detto ai presenti. E ancora: “Queste morti riportino nella nostra comunità un po' di serenità. Basta con i social media. Dobbiamo tornare a parlare tra di noi. Senza conoscere abbiamo condannato”, ha aggiunto il parroco.

Nel carcere di Torre Sinello, intanto, davanti al gip Caterina Salusti, l'interrogatorio di garanzia di Fabio Di Lello, il 34enne arrestato per l'omicidio.

Il primo luglio 2016 D'Elisa provocò l'incidente nel quale morì Roberta Smargiassi, moglie di Di Lello. Per lui l'accusa di omicidio volontario premeditato verrà formulata dal sostituto procuratore Gabriella De Lucia. Di Lello, assistito dagli avvocati Giovanni Cerella e Pierpaolo Andreoni, conoscerà le aggravanti che la Procura di Vasto gli addebiterà per quanto è accaduto mercoledì pomeriggio in via Perth.





Da quanto si è appreso, potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere.

Sul fronte delle indagini i carabinieri della Compagnia di Vasto hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza del cimitero dove Di Lello si è recato, come ogni giorno, anche mercoledì, dopo avere sparato a D'Elisa. Sulla tomba della moglie ha lasciato la calibro 9 usata poco prima.

FORSE FABIO AVVERTITO DA UN AMICO

Fabio Di Lello la procura di Vasto guidata da Giampiero Di Florio ha contestato in prima battuta il reato di omicidio premeditato, più altri reati minori. I capi di imputazione saranno ufficializzati oggi all'omicida dal gip Caterina Salusti durante l'interrogatorio di garanzia. L'uomo, infatti, avrebbe ricevuto la telefonata di un amico che lo avvertiva della presenza, davanti al bar di via Perth, di Italo D'Elisa, il ragazzo che ha investito e ucciso a luglio la moglie Roberta Smargiassi.

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