FESTIVAL MONTAGNA: RECORD DI PRESENZE, ORA TAVOLO PERMANENTE

5 Ottobre 2015 10:40

L'Aquila - Sport

L'AQUILA – Si è chiuso il sipario sulla seconda edizione del Festival della Montagna, che ha animato il Parco del Castello dell'Aquila nel weekend scorso. Sono state circa le 30 mila persone che hanno attraversato nei tre giorni della manifestazione il villaggio della montagna allestito con stand espositivi di enti, negozi specializzati e spazi enogastronomici e per la letteratura di montagna.

“Tantissime le persone – commenta Federico Bologna, presidente dell’associazione Gran Sasso Anno zero – con una imponente presenza di visitatori provenienti da fuori città e fuori regione che hanno provato le diverse attività del villaggio, raddoppiato rispetto alla prima edizione”.





Il riferimento è al circuito di mountain bike, al big air bag park, lo slack line, le pareti per l'arrampicata, fino alle attività di orienteering per le scuole e ai dibattiti, affollatissimi, all'interno dell'Auditorium del Parco. Inoltre sono stati più di 70 i visitatori che si sono prenotati per il trekking urbano e centinaia di persone hanno effettuato le escursioni sul Gran Sasso (e non solo).

Dopo gli incontri con Patrick Gabarrou e Simone Moro, protagonisti venerdì e sabato, l'ultima giornata è stata dedicata alla disciplina dell'arrampicata, con il 2° Master “Festival della Montagna”, valevole per il campionato regionale di boulder. Almeno duemila persone hanno assistito alle finali in serata, mentre grandi emozioni ha regalato lo spettacolo di danza verticale dell'arrampicatore-artista francese Antoine Le Menestrel, che ha deliziato il pubblico scalando e danzando sulle pareti del Forte Spagnolo.

“Il Festival della Montagna dell'Aquila – concludono gli organizzatori – ha l'obiettivo di portare la montagna in città, mostrando “in piccolo” le innumerevoli attività invernali ed estive che potrebbero garantire uno sviluppo economico sostenibile delle splendide montagne del comprensorio aquilano. Le competenze degli operatori, unita alle istituzioni, alle meraviglie naturalistiche e alla passione di chi fa della montagna il proprio lavoro, possono far crescere tutto il territorio”





E aggiungono che “il festival ha creato anche indotto turistico in città e in quota: sono stati tanti i visitatori, provenienti soprattutto dal Nord e dal Centro Italia, che hanno alloggiato in città per il fine settimana, complice anche un tempo mite e un programma di alto livello. La prossima edizione dovrà aggiungere un tassello di crescita in quest'ottica: il Festival della Montagna può e deve essere utilizzato come tavolo permanente di confronto e discussione volto all'analisi del punto della situazione sulle montagne del comprensorio”.

 

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