FESTIVAL INCONTRI: FRANCESCHINI SCRIVE A BIONDI, ”ASSICURARE SVOLGIMENTO”

24 Settembre 2019 17:13

L'Aquila - Cronaca

ROMA – “La invito a porre in essere tutti gli atti volti ad assicurare lo svolgimento del Festival secondo il programma previsto che, come ho già ribadito nei giorni scorsi e alla luce di quanto sopra illustrato, non può né deve essere oggetto di alcuna pressione e interferenza politica”. 

Si conclude così la lettera che il ministro della cultura Dario Franceschini ha inviato al sindaco de L'Aquila Pierluigi Biondi dopo la polemica nata nei giorni scorsi a seguito della presenza nel cartellone di Roberto Saviano e ZeroCalcare.

Rispondendo alla lettera che il sindaco ha inviato il 13 settembre, Franceschini ricostruisce l'iter amministrativo seguito per la realizzazione della manifestazione in oggetto sottolineando che “non presenta alcuna anomalia” e che “tutte le fasi dell'iter sono state condivise tra il Comune dell'Aquila e questo ministero, ma il programma del Festival diretto da Silvia Barbagallo è stato approvato dal Comitato operativo, l'organismo all'interno del quale, come evidenziato, sono rappresentate entrambe le amministrazioni a cui non compete entrare nel merito di scelte di carattere esclusivamente artistico”. 

“Per altro verso – continua il ministro nella lettera – la piena condivisione di tutti i passaggi amministrativi rende ora difficilmente comprensibili rallentamenti o impedimenti nella realizzazione dell'iniziativa. La invito, dunque – conclude – a porre in essere tutti gli atti volti ad assicurare lo svolgimento del Festival secondo il programma previsto”. 

Non si è fatta attendere la replica di Biondi: “Temo che il ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini, sia stato male informato e non sa, ad esempio, che oggi non esiste alcun programma definitivo degli appuntamenti previsti per il Festival degli incontri. È molto difficile, pertanto, poter assicurare lo svolgimento di qualcosa di vago. Se poi il ministro è in possesso di un calendario degli eventi, di indicazioni sui luoghi che dovrebbero ospitarli e di come verranno utilizzati i 700mila euro stanziati per commemorare il decennale del sisma aquilano con una legge dello Stato, lo prego, vivamente, di fornire anche al sottoscritto tali informazioni”.





“È lo stesso presidente dell'Istituzione sinfonica abruzzese, ente attuatore della manifestazione, ad aver scritto che la direttrice artistica è inadempiente sotto ogni punto di vista. – spiega il sindaco – Non è stato consegnato un programma definitivo entro i termini previsti dal contratto e quando questo è stato proposto era, ed è tutt'ora, carente di molte indicazioni su location, titoli, cachet e impegni di spesa. Diversi nomi che, secondo gli organizzatori sarebbero venuti all'Aquila, non sapevano neanche di essere stati inseriti in cartellone”.

“Sono disponibile a un confronto con il ministro in qualsiasi momento, carte e atti alla mano, per chiarire che, ad oggi, non esiste alcun festival ma solo una confusa idea su cui questo Comune deve comunque garantire una serie di adempimenti amministrativi, organizzativi e di monitoraggio previsti nell’accordo sottoscritto con il Mibac” conclude il sindaco.

E dopo la risposta di Franceschini, in una nota, interviene Barbagallo che commenta: “Ringrazio il ministro Franceschini perché ha chiarito una volta per tutte l'assoluta trasparenza e correttezza del mio operato. Il ministro ha inoltre sottolineato che il programma da me proposto era stato approvato in piena regola in tutte le sedi preposte a farlo. È importante aver ribadito che il festival si deve svolgere senza alcuna ingerenza politica nel rispetto delle scelte artistiche”. 

Nei giorni scorsi Biondi aveva anunciato: “Ho inviato una nota al ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini, affinché si proceda alla stipula di un nuovo accordo con il Mibac per riprogrammare i 700 mila euro destinati al Festival degli incontri”.

E ad Atreju, la kermesse di Fratelli d'Italia, il sindaco ha risollevato la questione dichiarando che “il problema di una città come L’Aquila è che il dramma che abbiamo passato è stato preso come una sorta di scenografia pietosa su cui consumar delle nefandezze assolute. Solo qualche giorno fa sono stato accusato di censura solamente per aver detto a 'una tizia' che non era possibile spendere 700 mila euro in quattro giorni per fare una sorta di 'carnevalata' di sinistra, dove era assente il pluralismo”.

Durante il suo intervento il sindaco dell'Aquila non ha mancato di togliersi così qualche sassolino dalla scarpa, ripercorrendo i passi che hanno preceduto il “caso”, rivolgendosi, senza mai citarle, ad Annalisa De Simone, presidente del Teatro stabile d'Abruzzo, e alla direttrice artistica del Festival Silvia Barbagallo.





Sono state loro, infatti, a parlare per prime di censura da parte del sindaco.

“Da lì i titoloni 'sindaco censura', 'Biondi non vuole Saviano e Zerocalcare all’Aquila'”, ha detto Biondi dal palco.

“Sì, in realtà non li voglio, perché L’Aquila è una città nobile, aristocratica, plurale, che non merita queste cose, è una città in grande trasformazione, venite a vedere quanto è cambiata rispetto alle immagini che tutti voi avete visto in tv dieci anni fa”.

Secondo Biondi, “Non possiamo perdere risorse destinate allo svolgimento di iniziative legate alla commemorazione del decennale del sisma 2009 per il pressapochismo e il dilettantismo di chi, sino ad oggi, è riuscito a produrre solamente una bolla di sapone. – sottolinea il primo cittadino – Prima che questa scoppi è necessario intervenire e il Comune è disponibile a coordinare le attività di un nuovo progetto, realmente inclusivo e attrattivo per il territorio, attraverso le sue strutture e con la collaborazione delle istituzioni culturali cittadine titolari del fondo unico per lo spettacolo che, peraltro, si sono già dichiarate disponibili”. 

“A un mese da un evento che non può che definirsi fantasma – ha ribadito Biondi -, essendo tutt’oggi sconosciuti gli appuntamenti in programma, i luoghi degli eventi o le modalità con cui verranno impiegate risorse così cospicue, non si può perdere tempo ed è necessario intervenire con azioni rapide e significative, a partire dall’allontanamento e dalla rimozione della direttrice artistica”.

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