IL SINDACO, ''NON POSSIAMO PERDERE 700 MILA EURO''; NON SI PLACANO POLEMICHE PER 'CENSURA PARTECIPAZIONE SAVIANO E ZERCALCARE; PD, ''E' DIRETTORE FESTIVAL DEGLI SCONTRI...''

FESTIVAL INCONTRI: BIONDI A FRANCESCHINI, ‘EVENTO FANTASMA, RIPROGRAMMARE BUDGET’

13 Settembre 2019 17:51

L'Aquila - Politica

L'AQUILA – “Ho inviato una nota al ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini, affinché si proceda alla stipula di un nuovo accordo con il Mibac per riprogrammare i 700 mila euro destinati al Festival degli incontri”.

Lo annuncia il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, in un nuovo colpo di scena nella vicenda, diventata caso nazionale, esplosa intorno al Festival degli Incontri, che dovrebbe svolgersi all'Aquila dal 13 al 15 ottobre, a seguito del “no” del sindaco dell'Aquila,  alla partecipazione di personaggi quali lo scrittore di fama internazionale Roberto Saviano e il fumettista ''cult'' Zerocalcare, ritenuti “troppo di sinistra”, e “divisivi”. Il sindaco ieri in conferenza  stampa  si è scagliato contro chi vuole trasformare l'utilizzo dei fondi de decennale del sisma, in “un luna park privato della sinistra”, contestando il costo stratosferico dell'evento, 700 mila euro, su cui non c'è nemmeno chiarezza su come questi soldi saranno utilizzati.  

Altrettanto dure le controrepliche della direttrice artistica Silvia Barbagallo, che parla di “censura politica” e di Annalisa De Simone, presidente del Teatro Stabile d'Abruzzo, ideatrice dell'evento, che ha definito quanto accaduto “di una gravità inaudita”.

Parallelamente si è scatenata un tourbillon di tweet e note stampa, da parte dei big della politica nazionale, e da parte dei due diretti interessati, Saviano e Zeroclcare. 





Passato in secondo piano invece il fatto che finora a L'Aquila nessuno aveva mai sentito parlare di questo festival dal budget sontuoso, di 700 mila euro, sul milione di euro stanziati con legge di bilancio per il decennale del sisma.

“Non possiamo perdere risorse destinate allo svolgimento di iniziative legate alla commemorazione del decennale del sisma 2009 per il pressapochismo e il dilettantismo di chi, sino ad oggi, è riuscito a produrre solamente una bolla di sapone. – sottolinea il primo cittadino – Prima che questa scoppi è necessario intervenire e il Comune è disponibile a coordinare le attività di un nuovo progetto, realmente inclusivo e attrattivo per il territorio, attraverso le sue strutture e con la collaborazione delle istituzioni culturali cittadine titolari del fondo unico per lo spettacolo che, peraltro, si sono già dichiarate disponibili”. 

“A un mese da un evento che non può che definirsi fantasma, essendo tutt’oggi sconosciuti gli appuntamenti in programma, i luoghi degli eventi o le modalità con cui verranno impiegate risorse così cospicue, non si può perdere tempo ed è necessario intervenire con azioni rapide e significative, a partire dall’allontanamento e dalla rimozione della direttrice artistica” conclude il sindaco Biondi.

Ieri Biondi aveva tenuto a precisare che “il programma e il bilancio di previsione non sono stati ancora presentati all’Istituzione Sinfonica Abruzzese, il soggetto attuatore del Festival; non si conoscono i cachet degli artisti, non ci sono lettere d’incarico, preventivi sulla comunicazione, sul service e sul resto”.  E rivela che “sappiamo che 132 mila euro ‘ruotano’ intorno alle attività del direttore artistico, 385 mila euro circa sono stati stanziati per l’ospitalità, 110 mila euro per la comunicazione e la promozione dell’evento, 22 mila euro sono destinati, invece, a non meglio specificate attività di consulenza, 100 mila euro sono a bilancio per palchi, service e altri servizi. E al Comune dell’Aquila, intanto, è stata richiesta la concessione gratuita dell’Auditorium del Parco, del Palazzetto dei Nobili, l’esenzione della Cosap e del costo per le affissioni oltre alle dotazioni tecniche”.





Non si placano però le polemiche politiche per la “censura” e le “ingerenze politiche” di Biondi, condannate con un tweet anche dallo stesso ministro Franceschini. L'ultlimo pesante attacco, è da parte dei consiglieri comunali del Pd Stefano Palumbo e Stefano Albano.

“I fondi Mibact e quelli ReStart, ben 4 milioni di euro dei quali 700mila euro destinati al Festival Internazionale degli Incontri – si legge nella nota -, e di cui il Comune dell'Aquila è solo soggetto attuatore, sono stati concepiti per promuovere la città dell'Aquila in Italia e nel mondo nell’anno del decennale dal sisma e non per fare, come il sindaco ha dimostrato di interdere, iniziative provinciali con le quali elargire prebende ai simpatizzanti della propria area politica. Una vergogna, conclamata adesso anche a livello nazionale, a cui l’unico rimedio da porre è la nostra richiesta di dimissioni immediate. La città del Perdono celestiniano, semmai Biondi ci abbia mai creduto davvero, non può più subire la presenza di una figura così divisiva e urticante”.

“Sono due anni che Biondi è il direttore artistico indiscusso del Festival degli Scontri nella città dell’Aquila – proseguono Albano e Palumbo -. Non importa chi sia oggi l’indesiderato di turno del sindaco, la lista sarebbe lunga e del tutto arbitraria, importa invece sapere perché succeda sempre che chi è sgradito al primo cittadino sia de facto interdetto alla città che amministra. L’abbiamo visto con il Festival della Partecipazione, con quello della Montagna e adesso anche con quello degli Incontri. A poco serve oggi parlare di cultura con chi possiede solo quella dell’epurazione. 
Il sindaco Biondi pretende una sua supervisione su un festival culturale finanziato con soldi pubblici dal Ministero dei Beni Culturali all’interno delle celebrazioni del decennale. Inutile ricordargli che il Comune, come anche il Ministero, diano un indirizzo generico, di contorno, all’evento, senza mai avventurarsi nello specifico delle scelte artistiche. Inutile ricordargli persino che non possiede le competenze per ingerire in maniera così diretta e che la direzione del Festival degli Incontri è stata selezionata tramite apposito e regolare bando ad evidenza pubblica su comprovate capacità ed esperienze; quelle stesse troppo spesso assenti nei bandi confezionati dal Comune”.

“Questa ennesima presa di posizione di Biondi, dopo la partecipazione alla manifestazione di Roma contro il Governo, conferma come la sua vera ed unica preoccupazione sia solo quella di continuare ad essere nelle grazie della Meloni, unica vera oppositrice per motivi squisitamente personali sui nomi scelti per il Festival Internazionale degli Incontri, nell'aspettativa, mai negata, di una candidatura al parlamento. Il ruolo di sindaco, che Biondi avrebbe voluto abbandonare già dopo un anno per candidarsi alla Regione, è vissuto con il rancore di chi vorrebbe essere altrove, di chi, incatenato ad una poltrona giudicata di secondo livello, genera conflitti per ribadire un’autorevolezza che mai ha conquistato e mai conquisterà, men che meno nel nome di quell’aquilanitas sulla quale lui per primo non investe”, concludono i due dem.

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