FASE 2: UNA SETTIMANA DALLA RIAPERTURA, ABRUZZO VICINO A QUOTA ZERO, IL BILANCIO

24 Maggio 2020 08:25

Regione - Cronaca

PESCARA – Solo due nuovi contagi nel giorno del record di tamponi, nessun decesso: in Abruzzo si registra il numero più basso di casi dall'inizio dell'emergenza.

Ad una settimana dalla fine del lockdown, tra polemiche per il ritorno alla normalità e la lenta e difficile ripresa delle attività, dall'analisi di 1.987 tamponi è risultato positivo lo 0,1% dei campioni.

Oltre 200 i casi registrati dall'inizio della Fase 2 in 49 comuni abruzzesi. Mentre l provincia dell'Aquila si conferma in assoluto quell meno colpita, più della metà dei nuovi contagi riguarda Pescara, Montesilvano e Vasto. 

Eclatante il caso della scorsa settimana quando, a seguito della partecipazione di alcune famiglie rom ad un funerale a Campobasso, è stato necessario isolare un intero palazzo nel popoloso quartiere San Paolo di Vasto. Sull'episodio indaga la Procura della Repubblica.

E se il più alto numero dei casi dall'inizio dell'emergenza si registra nella provincia di Pescara, il territorio più colpito del centrosud, sempre qui, per la prima volta, si è toccata quota zero e proprio due settimane dopo le roventi polemiche che hanno accompagnato il primo maggio quando, dopo lunghe settimane di lockdown, i cittadini si sono concessi una passeggiata sul lungomare attirando aspre critiche e accendendo il dibattito tra la Giunta regionale di centrodestra e le opposizioni, che hanno puntato il dito contro quello definito il “caos ordinanze”.

Nel frattempo tante attività hanno rialzato le serrande, dai bar ai risornti, da perrucchieri ed estetisti ai negozi di abbiglimento. Una ripartenza a lungo attesa ma difficile.

Ma nel primo weekend le vie dello shopping e i centri commerciali sono stati presi d'assalto, tanta gente  è tornata nei bar e parecchia anche nei negozi, ma ancora timori rispetto ai ristoranti.

Nell'area metropolitana e, in particolare, nel centro di Pescara i cittadini hanno vissuto così il primo weekend dopo la fine del lockdown.

Complice il bel tempo, in un sabato dal clima estivo, in tanti si sono riversati nelle vie del passeggio e sul lungomare, a piedi, in bici o con i monopattini, che nelle ultime settimane hanno fatto registrare un vero e proprio boom nel capoluogo adriatico.

La maggior parte delle persone sembra rispettare le misure preventive per quanto riguarda l'utilizzo delle mascherine e il distanziamento sociale.

Nei negozi e nei bar viene garantito il rispetto delle prescrizioni, anche attraverso l'apposita segnaletica. Tra i negozianti c'è fiducia rispetto al futuro. In tanti, infatti, vanno in giro con le buste dopo aver fatto shopping.





Stanno lavorando discretamente anche i bar che, viste le belle giornate, sfruttano soprattutto i tavoli all'aperto.

Timori, da parte dei cittadini, ci sono, invece, per quanto riguarda i ristoranti, che nonostante il distanziamento e l'adeguamento per rispettare le misure sembrano fare fatica a ripartire realmente. 

E tornano a riempirsi anche le vie dei locali notturni di Pescara.

Ripresa soft e grande attenzione alla prevenzione da parte dei gestori dei locali, ma al di fuori delle aree di pertinenze dei cocktail bar non sono mancati assembramenti e comportamenti scorretti.

Le aree della movida, in particolare quella di piazza Muzii – distretto “foot & beverage” più grande d'Abruzzo – sono state presidiate dalle forze dell'ordine, anche con uomini in borghese. In piena notte, quando i locali erano già chiusi, c'è stata una rissa tra ragazzi.

Alcune attività della zona sono rimaste chiuse in segno di protesta contro gli orari imposti dal Comune, che prevedono la chiusura a mezzanotte durante la settimana e all'una nel weekend.

Nei locali aperti, gestori e personale si sono preoccupati di garantire il distanziamento sociale, anche sfruttando i tavoli all'aperto, e di far rispettare le misure di prevenzione.

La zona ha iniziato a riempirsi già dal tardo pomeriggio, orario dell'aperitivo.

“Ovviamente è difficile gestire situazioni in cui ci sono presenze superiori a quelle che siamo abituati a vedere in questo periodo – dice il sindaco Carlo Masci – Abbiamo riscontrato un grande senso di responsabilità e rispetto delle regole da parte degli esercenti, ma in questa fase tutto ruota attorno alla responsabilità dei cittadini. Il controllo rispetto a tante situazioni diverse, infatti, è impossibile. Ognuno deve capire che il proprio atteggiamento sbagliato può danneggiare gli altri”.

Dopo l'1.30, quando i locali erano già chiusi, si è registrata la scazzottata tra giovani. Il video dell'episodio è finito sui social, diffuso dal comitato “Tranquillamente Battisti”, secondo cui “è necessario far rispettare non solo le norme anti-contagio ma anche le normative sulla somministrazione di alcolici, il cui abuso crea le degenerazioni a cui abbiamo assistito”.

TUTTI I DATI

In Abruzzo, dall'inizio dell'emergenza, sono stati registrati 3.221 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, dall'Istituto Zooprofilattico di Teramo, dall'Università di Chieti e dal laboratorio dell'ospedale dell'Aquila.

Rispetto a ieri si registra un aumento di 2 nuovi casi su un totale di 1.987 tamponi analizzati (0.1 per cento).





Il conteggio risulta inferiore di una unità, in quanto nel corso della rielaborazione periodica dei dati, è emerso che nei giorni scorsi un caso era stato caricato nel sistema due volte.

Nella giornata del 22 maggio i positivi erano stati 8 su 1.255 tamponi analizzati (0.6 per cento).

PER RAGIONI TECNICHE OGGI NON SONO DISPONIBILI I DATI AGGIORNATI DELLA ASL DI PESCARA RELATIVI A RICOVERI, DECESSI E GUARITI.

156 pazienti (-1 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (12 in provincia dell'Aquila, 65 in provincia di Chieti, 68 in provincia di Pescara e 11 in provincia di Teramo), 4 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva (0 in provincia dell'Aquila, 0 in provincia di Chieti, 2 in provincia di Pescara e 2 in provincia di Teramo), mentre gli altri 1008 (-10 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl (19 in provincia dell'Aquila, 343 in provincia di Chieti, 560 in provincia di Pescara e 86 in provincia di Teramo).

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 394 pazienti deceduti (invariato rispetto a ieri); 1.659 dimessi/guariti (+12 rispetto a ieri, di cui 212 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 1.447 che hanno cioè risolto i sintomi dell'infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).

Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 1.168, con una diminuzione di 11 unità rispetto a ieri.

Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 65.290 test, di cui 58630 sono risultati negativi.

La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono effettuati sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami presi in carico e tuttora in corso.

Del totale dei casi positivi, 246 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 817 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 1.508 alla Asl di Pescara e 650 alla Asl di Teramo.

I 2 casi di oggi si riferiscono 0 alla Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 1 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 1 alla Asl di Pescara e 0 alla Asl di Teramo.

Il dato riguarda la presa in carico dei pazienti e non coincide necessariamente con la loro residenza anagrafica, in quanto ci sono pazienti residenti in una provincia che sono in cura in una diversa Asl provinciale.

Inoltre, per ragioni cliniche, ci sono pazienti che sono stati trasferiti da un ospedale all'altro, anche in presidi di Asl differenti.

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