PESCARA – “Il primo obiettivo è raggiunto, e quindi spero che sia la finita la lunga notte della sinistra”.
A parlare è Maurizio Acerbo, candidato presidente di regione di 'L'altro Abruzzo', e che esulta per l'oltrepassamento, seppure di un soffio, della soglia di sbarramento delle elezioni europee da parte di 'L’altra Europa con Tsipras', che porterà a Bruxelles tre deputati e che in Abruzzo conquista il 4,3 per cento , ovvero 29.254 voti, con record nel comune e del Aquila con il 9,5 per cento.
“L’Italia – spiega Acerbo – è l’unico paese in Europa che ha soglie di sbarramento, introdotte da un patto scellerato tra Walter Veltroni e Silvio Berlusconi – ma questo non ci ha fermato”.
“Non sono sorpreso dal successo di Matteo Renzi – aggiunge Acerbo – perché mi sembra che oramai il Pd riesca oggi a raccogliere tutte le forze conservatrici. In Abruzzo però prende molti meno voti, perché non c'è stata la famosa rottamazione, ma anzi, un'intensa attività di riciclaggio politico”.
Sulle regionali non si sbilancia, ma ammette: “Nella nostra regione non è detto che riusciremo a superare la soglia di sbarramento, perché alle europee nella lista Tsipras c'era anche Sinistra ecologia e libertà, che in Abruzzo ha deciso di fare il ruotino di scorta al Pd e a Luciano D'Alfonso”.
Parole sprezzanti per il tonfo elettorale di Scelta Europea,e delle forze centriste, post-democristiane e post-montiane.
“Sono formazioni clientelari e di sottogoverno, prendono voti solo nelle elezioni amministrative grazie a personaggi squalificati e da baraccone, ma che purtroppo riescono ancora a raccogliere qualche voto nei loro piccoli feudi elettorali”. (f.t.)
Download in PDF©
