ESTETISTI IN NERO: ”IN ABRUZZO TANTI ABUSIVI, LAVORO IN CASA RISCHIOSO ANCHE PER I CLIENTI”

23 Febbraio 2016 08:30

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – “L'abusivismo commerciale è una prassi ormai largamente diffusa all'Aquila, in Abruzzo e in tutta Italia ma, a mio avviso, dannosa sia per i professionisti che per chi decide di sottoporsi ai cosiddetti trattamenti casalinghi a poco prezzo”.

Il lavoro sommerso, un tema di grande attualità. Soprattutto in un momento di crisi economica come quello che l'Italia, e non solo, sta attraversando e per la cui soluzione molti professionisti si battono incessantemente.

Tra questi anche Roberta Anzaldi, esperta aquilana del settore bellezza e benessere. Una battaglia, la sua, iniziata anni fa, in concomitanza dell'avvio della professione di estetista.

Una battaglia portata avanti nel tempo con tutti i mezzi a sua disposizione, tra un ritaglio di tempo “rubato” al suo salone “Le Stanze di Giunone” e l'altro.





Stiamo parlando, per la precisione, di tutte quelle attività commerciali ed artigianali esercitate abusivamente, anche eseguite presso le abitazioni private e che più delle altre sfuggono ai controlli previsti dalla legge, sia in materia fiscale, che amministrativa e igienico sanitaria, tra cui appunto quelle relative al settore dell'estetica.

“Quante volte amiche, zie o cugine raccontano di essersi sottoposte a diversi trattamenti casalinghi a poco prezzo? – dice Roberta ad AbruzzoWeb – Ecco, non esiste nulla di più sbagliato”.

Secondo l'estetista che da circa un anno lavora nel suo centro a San Demetrio ne' Vestini, in provincia dell'Aquila, non solo infatti “il vero professionista è che quello che paga le tasse allo stato, ma è sempre necessario che chi si occupi della bellezza e del benessere del corpo conosca alla perfezione, sia nella teoria che nella pratica, i metodi attraverso cui intervenire e, quindi, affrontare al meglio le problematiche”. 

Esperti del settore, in pratica, che abbiano frequentato molti corsi professionali con aziende serie e chi, non studiando in modo adeguato e non mettendosi in regola, si improvvisa estetista o onicotecnica, creando così anche gravi danni anche sui clienti. 

“Compito della vera onicotecnica ad esempio è quello di saper osservare attentamente le unghie prima di effettuare qualsiasi trattamento, intervenendo solo su quelle in salute, con l’obiettivo di decorarle o minimizzare le imperfezioni – aggiunge l'aquilana –  Diventa a questo punto molto importante conoscere, e saper riconoscere, eventuali patologie delle unghie per cui spesso è consigliabile rivolgersi a un medico specializzato e solo una volta individuato e curato il problema, si potrà poi procedere alla ricostruzione vera e propria”.





Il no di Roberta è in ogni caso categorico anche per quanto riguarda cerette, massaggi e altri trattamenti ‘homemade’ che “se effettuati in modo sbagliato, potrebbero letteralmente compromettere la salute e la bellezza delle persone”. 

“Senza contare – aggiunge in tal senso – le sanzioni salate a cui, anche gli stessi “clienti” che decidono di affidare la propria bellezza a estetiste abusive, potrebbero incorrere. E parlo di clienti tra virgolette perché a mio avviso, chi non pensa alla propria salute e alla propria giene personale e a chi quali non importa di ottenere un servizio garantito, sicuro e responsabile, non non credo possa essere definito un cliente a tutti”.

Senza contare che chi lavora in casa oltre a non pagare le tasse non è soggetto a controlli igienico-sanitari e non si sa, quindi, se le apparecchiature e il materiale per sterilizzare gli strumenti sia o meno di buona qualità.

“A mio avviso – conclude l'estetista – conviene sempre valutare aa chi volersi affidare per la propria cura e la propria bellezza. Anche perché, ormai è risaputo, conviene sempre pagare un più e andare sul sicuro, piuttosto che azzardare e magari rimetterci. Al giorno d'oggi, poi, proprio per ovviare al problema del lavoro sommerso, molti saloni decidono di proporre offerte davvero vantaggiose e trattamenti a prezzi più bassi”.

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