IMPRESA RIUSCITA PER ATTILIO DE AMICIS, ORIGINARIO DI VICOLI. TANTI GIOVANI HANNO CHIESTO UN SELFIE PER IMMORTALARE IL MOMENTO

EMIGRATO IN CANADA A 92 ANNI TORNA IN ABRUZZO E SCALA IL CORNO GRANDE

di Alessia Centi Pizzutilli

10 Agosto 2018 17:45

Regione - Cronaca

L’AQUILA – A 92 anni torna dal Canada, dove è emigrato nel 1952, e scala il Corno Grande, tra i complimenti e lo stupore di giovani e giovanissimi, attirando l’attenzione anche dei più esperti, che giudicano quel percorso “impossibile” per una persona avanti con l’età.

È l’impresa compiuta da Attilio De Amicis, nato a Vicoli (Pescara) il 17 settembre del 1926, emigrato in Canada, Niagara Falls, nel 1952, ma “follemente innamorato del suo Abruzzo e delle sue montagne”, che ieri ha voluto ripetere quell’avventura già realizzata a 80 anni, di salire sulla vetta più alta della regione, a 2.912 metri sul livello del mare.





Ad accompagnarlo in questa impresa sono stati il figlio Fabio e il nipote Gabriele Iampieri.

“In 4 ore, passando per la via normale, è arrivato in cima raccogliendo lo stupore e le congratulazioni di tanti appassionati della montagna che hanno scelto la stessa meta – racconta ad AbruzzoWeb il nipote del 92enne – Era già salito più volte, ma non ricordava fosse così difficile, soprattutto il tratto finale, che è quasi in verticale, alla fine con forza e determinazione non ha mollato ed è arrivato in cima. Lì tantissimi ragazzi, non credendo ai loro occhi, hanno voluto fare un selfie con lui, gli è tornato il sorriso ed è stato fiero del suo risultato”.

Iampieri è iscritto al Cai (Club Alpino Italiano) e la montagna la conosce molto bene, per questo spiega che “è quasi impossibile incontrare persone di 92 anni sul Corno Grande, mio zio è in ottima forma, non prende medicine, ma è comunque un’impresa ardua, anche perché in Canada non ci sono paesaggi del genere”.





In Canada De Amicis “si è specializzato in edilizia, ma appena arrivato, come molti italiani del tempo, ha lavorato in qualunque settore. Ha sempre avuto una forza e una grinta straordinaria – racconta il nipote – un carattere che non ha perso con l’avanzare dell’età”.

Ad attenderlo a casa sua moglie Giulia, per nulla convinta di quest’avventura, come spiega sorridendo Iampieri: “Ci hanno presi per matti un po’ tutti, da sua moglie a madre, ci hanno detto ‘ma dove andate?’ e anche, ‘è pericoloso, lasciate perdere’, ma Attilio non ha voluto sentire ragioni e alla fine ha raggiunto, contro ogni aspettativa, la sua meta”, conclude.

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